
– Il libro che ti ha cambiato la vita, se esiste
Passavamo sulla terra leggeri di Sergio Atzeni.
– Il libro che non ti ha cambiato la vita, anche se forse avrebbe dovuto…
Il mondo di Sofia, di Gaardner. Me lo hanno regalato tre volte e non ne ho finito mai nemmeno una.
– Sei d’accordo con Pennac (Come un romanzo) sul diritto del lettore di non finire un libro?
Ovvio. L’alternativa è che sia il libro a finire il lettore.
– Il posto più strano dove hai scritto
Su un tavolo. Sarà successo tre volte in tutto.
– L’orario preferito per scrivere
In tutti gli orari in cui la gente pensa che per chiamarti al telefono sia troppo presto o troppo tardi
– Inchiostro o tastiera?
Tastiera anche per la lista della spesa.
– Carta o digitale?
Digitale. La carta è scempio.
– Facebook o Twitter?
Li uso entrambi, ma adoro il lato trash di FB.
– Non potresti mai scrivere senza…
Una copertina addosso. Scrivere mi fa venire freddo anche in agosto.
– Raymond Carver, maestro del racconto, diceva: “Mi piace il fatto che può essere scritto e letto in una sola seduta”, sei d’accordo?
Non si può dissentire da un gusto personale. Ma a me i racconti piacciono per motivi diversi dal tempo di lettura.
– Cosa ti piacerebbe portare nel 2013? E cosa lasciare?
Vorrei portarci rabbia progettuale. L’improvvisazione la lascio volentieri indietro.
– Un messaggio di auguri per il prossimo anno (chi ben comincia…) per gli/le smemorandiani/e
Organizzate bene il dissenso, se ancora ve ne rimane.
Michela Murgia è nata a Cabras nel 1972. Nel 2006 ha pubblicato con Isbn edizioni Il mondo deve sapere, che ha ispirato il film di Paolo Virzì Tutta la vita davanti. Il suo ultimo libro è L’incontro (Einaudi).
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