Andiamo, è tempo di Salone

di Alberto Forni

Recensioni
Andiamo, è tempo di Salone

Oggi inizia il Salone Internazionale del Libro a Torino

(Quello originale, eh, non fatevi fregare dalle imitazioni degli altri Saloni Internazionali del Libro a Torino)

un’edizione che si preannuncia molto up to date.

(Perché giustamente la lettura è una cosa che si fa insieme agli altri, mentre la rete e i social network uno se li fa da solo)

Infatti su 1357 incontri (sì, 1357) ben 13 saranno dedicati a questa novità dell’ebook.

Anche se la novità più novità di tutte (è stata addirittura scelta come startup per cui deve essere per forza una novità) è la Twitteratura, una cosa che al Salone del Libro non si è vista proprio mai.

Per destreggiarsi fra tutti gli incontri del Salone è importante avere il programma, che volendo si può scaricare in versione cartacea.

(Purtroppo, per colpa della mia banda larga, ne ho scaricati un po’ troppi)

Il Salone è molto grande e a volte un po’ confusivo: se cercate un libro e non sapete dove trovarlo, potete rivolgervi a libricity.

Se poi non sapete dove si trova libricity, potete rivolgervi all’info point.

Se poi non sapete dove si trova l’info point, il libro potete comprarlo su Amazon che fate prima.

Al Salone del Libro di Torino, un evento underground e rivoluzionario, ci sono tante case editrici antagoniste che portano una ventata di antagonismo e simpatia.

Non mancano i contest originalissimi

(Che poi a questa domanda io rispondo sempre così

Sinossi

Kerry è un tavolo che viene gettato via perché ha perso una gamba. Con l’aiuto di una forchetta ed altri amici incontrati in una discarica, sarà alla ricerca della gamba smarrita e di se stesso)

e neppure i concorsi di poesia.

(Questo si chiama Sunday poets cioè Poeti della domenica. Bel titolo, eh) 

Al di là di tutto, comunque, due sono le cose che mi interessa verificare:

1) Se ci sarà ancora il libro sui Gas e quale strategia verrà messa in atto

(Principalmente vedo due possibilità: venderlo tipo a 130 euro, oppure regalarlo insieme a un altro libro)

2) Se Roberto Totaro continuerà a scrivere i cartelli a penna come se avesse saputo all’ultimo minuto che doveva fare il firmacopie

(E poi, Roberto, lo vuoi fare un libro nuovo o fra vent’anni stiamo ancora lì con ‘sto Nirvana?) 

Ma soprattutto vorrei cercare di capire se ‘sta cazzo di Emma Chase la devo cercare oppure no.

E deciditi Emma.