
C’è un problema, quando fai il remake di un film strafamoso tratto da un racconto strafamoso scritto da un’autrice strafamosa che ha venduto miliardi di copie dei suoi libri (non è un modo di dire). Il problema è che c’è un’alta probabilità che qualcuno abbia già visto, abbia già letto, conosca la storia. Problema ancora peggiore se la storia in questione è un giallo, un mistery.
Kenneth Branagh, il regista di questa nuova versione dell’Assassinio sull’Orient Express, reagisce a questo problema fondamentale nell’unico modo sensato: se ne frega.
Assassinio sull’Orient Express del 2017 è più o meno simile alla versione di Sidney Lumet del 1974: è un divertente adattamento del romanzo di Agatha Christie. Niente di più, niente di meno. Quindi, si potrebbe dire che siccome ce n’era già uno prima, questo Assassinio sull’Orient Express è inutile. Cosa forse vera. Ma se invece viviamo nel momento, bè, ammettiamo che il film sia godibile per quel paio d’ore che dura. E non ce la meniamo.
Dunque: perché è divertente, questo Assassinio sull’Orient Express versione 2017? Innanzitutto per i baffi finti che Kenneth Branagh si mette addosso per impersonare l’ispettore Poirot. Rispetto a quelli del Poirot del 1974 interpretato da Albert Finney questi sono enormi, grotteschi, sembrano quasi un effetto speciale. Sarei stato ore a guardarli, quei baffi. Bello, il cinema.
Comunque a parte i baffi, ci sono anche veri effetti speciali digitali in questo Orient Express del 2017, che aggiungono quel tocco di moderno e sintetico che ci piace tanto. Anzi, tutto il film a pensarci bene ha un aspetto un po’ plasticoso… ma non è detto che sia un male.
Il film-tratto-da-Agatha-Christie-con-cast-di-superstar non è certo una novità a Hollywood. I gialli della scrittrice inglese sono stati interpretati da Tyrone Power, Ingrid Bergman, Sean Connery, Marlene Dietrich… miti del cinema di un tempo. Questo Orient Express è pieno di star di oggi, il che significa che lo spazio per ciascuno è limitato, e magari a uno dispiace un po’ – tipo, io avrei voluto vedere più William Defoe perché è un attore che mi piace, o più Judi Dench.
Alla fine però i pregi superano i difetti. Il giretto sull’Orient Express va esattamente come dovrebbe andare, dalla stazione di partenza a quella di arrivo. Non significa che non ci possiamo godere il viaggio.
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