Avincola non è arrivato tra i primi quattro di Sanremo Giovani, ma la sua Goal! rimane altissima nella nostra classifica personale.
Ma alla fine la sua esperienza di Sanremo come la giudica? E cosa è successo dietro le quinte? Ce lo siamo fatto raccontare in diretta su Radioimmaginaria.
Avincola: bah dietro le quinte poco perché con il covid non ci è permesso di fare niente, sicuramente è stato divertente e già solo immaginarsi tutto il pubblico da casa e tutti gli artisti che prima di me sono saliti su questo palco è stato bellissimo
Radioimmaginaria: ma insomma con questo pallone tu che squadra tifi?
Non sono un gran tifoso, ma essendo nato e cresciuto alla Garbatella di Roma, non puoi non tifare per la Roma!
Hai scritto “Goal”, noi tutti adolescenti vorremmo uscire da questa situazione della pandemia, siamo stanchi di rimanere in panchina! “Goal” può essere considerata come una metafora della nostra vita ora,un invito a non mollare, tu quando hai capito che non era il momento di mollare?
Beh c’è da dire che tutti abbiamo un pallone sotto il braccio che non possiamo assolutamente abbandonare, la speranza è l’ultima a morire!
Ma alla nostra età avevi già in mente di fare Sanremo?
Da quando ero piccolo sono sempre stato circondato dalla musica, per chi sogna di fare questo lavoro è sicuramente uno degli obiettivi più importanti…
Avevi le idee chiare!
In realtà volevo fare il regista, ma fare il cantautore era più semplice!
Tu hai fatto uscire un album che si chiama “Turisti”, che cosa volevi dire, che tutti noi esseri umani siamo qui solo di passaggio?
Mi piaceva l’idea di questa provocazione felice, spero potremmo tornare tutti ad essere turisti e viaggiare! Il disco incoraggia anche a buttarsi e sfidare i propri limiti
Dunque, è arrivato il momento del QTT(quanto te la tiri), hmm… io darei 0 o -1 se si potesse! Sei un grande, cosa farai adesso?
Anzitutto spero che il mio nuovo disco, “Turisti”, abbia successo… Poi, sono uscite due date per dicembre 2021… spero di fare dei concerti!
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