In questi giorni siamo costretti a restare a casa e il motivo lo sappiamo: il coronavirus.
Il filosofo Arthur Schopenhauer sosteneva che la vita è un pendolo che oscilla tra dolore e noia. Il dolore nasce dal volere qualcosa, dal desiderare questo qualcosa. Desiderare implica la mancanza di questo qualcosa e, quindi, assenza, e dolore. Il piacere stesso, fisico o psichico che sia, non è altro che una cessazione momentanea del dolore, lo scaricarsi di una preesistente situazione di tensione, a cui succedono nuovi desideri, e quindi dolore, oppure la noia. La noia subentra quando viene meno il pungolo del desiderio, un vuoto così orribile che rende detestabile la vita.
Però adesso concentriamoci sulla frase: “il piacere stesso, fisico o psichico che sia, non è altro che una cessazione momentanea del dolore”.
Allora seguendo il ragionamento di Arthur Schopenhauer pensateci: quando tutto questo (dolore) passerà saremo felici. Per forza.
Ho pensato a quali sono le cose che voglio fare immediatamente quando torneremo ad essere liberi. Ho steso la mia breve lista di cose da fare appena uscirò:
- Abbracciare chi amo così forte da fargli mancare il respiro
- Riempire di baci mio figlio e mia madre, a seguire tutti quelli che amo
- Portare alle persone che amo un regalo che ho scelto girovagando senza meta nella mia città (ovviamente appena potrò uscire!)
- Stendermi sul prato
- Mangiarmi un gelato mentre cammino in mezzo alla gente
- Fare una festa e una foto di gruppo con tutti i miei amici abbracciati
- Fare la coda alle poste, ma solo per arrivare davanti all’impiegato e dirgli “Buongiorno come va?”
- Fermarmi a parlare con tutti a distanza ravvicinata
- Andare a teatro e fare teatro
- Andare al cinema
- Andare allo stadio e abbracciarsi con tutti
- Entrare in un museo, poi in un altro, poi in un altro, poi in un altro finché non mi fanno diventare critica d’arte ad honorem
- Andare al culto della Chiesa Valdese
- Andare in una di quelle spiagge dove si sta tutti estremamente appiccicati
- Sedermi a guardare la gente passare in Piazza Duomo a Milano, in Piazza dei Signori a Treviso, in una piazza qualsiasi a Palermo.
Quello che state facendo ora con le scuole chiuse ce lo state raccontando qui. Ma qual è la prima cosa che vorreste fare una volta fuori casa?
Lascia un commento