
(Ragazzi in quarantena. Non sono quelli di cui parliamo qui sotto!)
Oramai, nel pieno della seconda settimana, lo abbiamo capito: gli effetti della quarantena su corpo e psiche sono imprevedibili.
Ci sono giornate – ammesso che riusciamo ancora a distinguerle – in cui ci sentiamo iperattivi, giornate in cui diciamo sottovoce “sai che alla fine non è niente male” perché siamo in total relax e poi le giornate dello sbrocco, quello in cui non sopportiamo i nostri conviventi, il mondo esterno anche se non lo vediamo ma – soprattutto – noi stessi. Ci sono giornate, poi, i cui ci ritroviamo a fare attività che – se ce le avessero fatte vedere da una sfera di cristallo mesi fa – avremmo urlato QUELLO/A NON SONO IO!
Ecco, ben consapevoli di questa equilibrata gamma di emozioni, abbiamo pensato di chiedere ad alcuni smemorandiani come se la passano, e in particolare cosa si sono ritrovati a fare pur di seguire l’obiettivo finale di ogni giornata (e, più ambiziosamente, di ogni settimana): sfangarla.
Di seguito alcune testimonianze e, ricordate, non giudicate gli altri dalla loro quarantena… di solito sono meglio di così (forse).
Sofia, 14 anni: quarantena botanico-musicale
“Ho iniziato ad avere un mio giardino in camera e a prendermi cura delle mie piante. Avevo soltanto un’orchidea e ora sono arrivata a quattro semi, più cinque che stanno germogliando pian piano. Ho anche iniziato ad ascoltare canzoni anni ’50 e ’60. Sono andata in fissa con Frank Sinatra ed Elvis… e ballo, ballo. Sono improvvisamente più gentile con tutti e le persone che di solito detestavo mi stanno improvvisamente più simpatiche”.
Pietro, 17 anni: quarantena culinaria-sartoriale
“Potrei aprire un pastificio con le mie sorelle e forse avremmo un futuro assicurato! Tagliatelle, ravioli, tutto fatto in casa. Un’altra cosa che proprio non avevo messo in conto era… ricamare. Era da un sacco che il logo del mio zaino “soffriva”, era tutto sfilacciato, così ho guardato dei tutorial, ho preso ago e filo e mi sono messo a sistemarlo: ora è perfetto!”.
Cecilia, 15 anni: quarantena zen
“Tutto le sere vado a guardare il tramonto sul mio terrazzo… Ma proprio che l’osservo, nei suoi colori e nelle sue fasi… No, non l’avrei mai fatto, prima”.
Lorenzo e Pietro, 15 e 13 anni: quarantena Masterchef
“Dolci. Insieme al nostro fratellino abbiamo preso possesso della cucina e abbiamo sfornato crostate di vario tipo… Ok, nostra madre ci ha aiutati un po’ ma a chi sarebbe mai venuto in mente, di solito, presi come siamo dallo sport, la scuola e gli amici? Comunque durano poco, non facciamo in tempo a tirarle fuori dal forno che ce le mangiamo tutte! Forse dobbiamo aumentare la produzione”.
Alessandro, 14 anni: quarantena ago e filo
“In un momento in cui guardavo robe un po’ a caso su YouTube ho beccato i video di un tipo americano che, dopo aver cucito un cappello, ci ricamava sopra un’anguria… Allora ho pensato che potevo provarci anch’io, così mi sono fatto dare da mia mamma quello che serviva e ho iniziato a ricamare il mio nome”.
Giulia, 14 anni: quarantena Resto in forma
“Il mio sport è ginnastica artistica, e qui in casa faccio un po’ fatica a mantenerlo… così mi sono data agli esercizi ‘da camera’, sul tappetino, tipo le serie per addominali e gambe che di solito avrei odiato e che invece adesso mi escono così. E poi ho ripreso a cucinare con la mia famiglia, mi era mancato faro e non me ne ero neanche accorta!”.
Filippo, 13 anni: quarantena Manga
“Ho ricominciato con i fumetti manga… ovviamente quelli che avevo, perché non ne posso comprare di nuovi. Però non me li ricordavo e mi è tornata la passione”.
Michela, 14 anni: quarantena gossip girl
“Visto che ho molto più tempo del solito, per assurdo parlo con più amici, alla sera, in videochiamata… Non solo i miei compagni di scuola, ma anche amici che ho conosciuto magari d’estate ai campus, o in vacanza… E poi, visto che faccio danza, ovviamente ballo, anche in camera mia”.
Valentina, 14 anni: quarantena culinario-zumba
“Ho già cucinato tantissimi piatti, sia dolci che salati, e poi ho seguito (in salotto) la passione di mia mamma: lo zumba”.
Giovanni, 13 anni: quarantena Pastafrolla
“Dopo le sfide a Fifa sulla Play ne è arrivata un’altra, dove sclero di meno ma mi esalto lo stesso: la pastafrolla. Ho cominciato per caso a farla con mia mamma che, parlando con una sua amica, l’ha voluta imitare… Dopo qualche disastro abbiamo deciso di comprare on line un mini robot e ora potrei farla quasi a occhi chiusi… Non so se continuerò a sfornare, dopo, però in cucina ci passavo solo per aprire il frigo, prima”.
Ecco tante altre risposte che ci avete inviato!
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