E3 2013: le ultime dai videogiochi

di Colette Depero

Attualità
E3 2013: le ultime dai videogiochi

È un caldo pomeriggio di giugno, la maturità (degli altri) è alle porte e ho ormai da mesi una specie di blocco dello scrittore per quel che riguarda i pezzi per Smemoranda. La redazione viene a bussarmi a casa. “Ci hai scritto il pezzo?”

“Sì, tranquilli, l’ho scritto…arriva fra un’ora”

 “Colette il pezzo?”

“Arriva fra 10 minuti”

“Colette, abbiamo gettato il sangue per farti avere la tua rubrica”

“Arrivo ho detto”

Sembrava tutto perduto finché non ho scoperto che uno dei miei 15 referenti (editor, ecc) con cui lavoro, ovvero Federico Cella (corrierista, papà e gamer felice scrive su twitter –o viceversa) è andato a Los Angeles, dove c’è stato l’E3, il più grande expo di sempre dei videogames.

“Senti Federico, vorrei intervistarti per Smemo”

“ok, manda le domande”

 Dopo 10 minuti, a domande inviate e lette:

“Devo rispondere sul serio?”

“sì, guarda il Coinquilino di merda poverino, a che cosa si è prestato” 

Coi suoi tempi Federico ha risposto. I ragazzi che hanno cominciato la maturità adesso stanno tutti a Ibiza, e qualcuno è già all’università. Noi siamo invecchiati di qualche mese, io aspetto un figlio. Ecco.

COLETTE: Federico sei stato inviato dal Corriere della Sera all’E3, per la tua competenza in campo di videogames. Di’ una cosa molto americana. (ma perché si chiama E3?)

FEDERICO CELLA: Oh yeah.(macchenesò, lo chiamano tutti così e mi sono adeguato… Electronic Entertainment Expo, cmq.)

Di’ una cosa molto videogioco e molto americana

Game on.

Com’è cominciata la tua passione per i videogame, e con che gioco? Tetris?

Con Pong, avevo 6 anni. Quando è arrivato Tetris ero già vecchio (dentro).

Quante ore a settimana hai dedicato ai giochi in fase adolescenziale? Come hai fatto a conciliare questa tua passione con la volontà di diventare giornalista, di sposarti e avere famiglia?

Molte, quasi tutte… e infatti poi mi sono messo a scrivere di videogiochi.

Mi sono sposato e ho avuto figli (Martina) molto tardi.

Dimmi i tuoi 5 giochi preferiti e perché.

1- Civilization, perché è il più bello.

2- Diablo, perché è tornato alla grande.

3- Neverwinter Night, perché era più bello di Diablo.

4- Il calcio del Commodore, perché è stata una rivelazione.

5- Doom, perché ha confermato la rivelazione.

C’è stato un momento nella tua vita in cui hai dovuto scegliere se avere una vita o giocare ai videogiochi?

Mi pare che questa intervista parta da presupposti un po’ da superare perché superati: tu hai mai dovuto scegliere se avere una vita o leggere un librovedere un film?

(la verità? Sì, infatti per andare fuori la sera non mi sono mai guardata nemmeno mezzo film e sono un’intellettuale dimezzata, solo le lettere – ma conosco tutti i cocktail)Aneddoti? esempio: dimostraci che si può socializzare anche di fronte a una console.

Dimostrami che si può fare un’intervista così e avere una vita sociale.

(Touchée)

Veniamo all’E3: qual è il presente del videogioco e come lo vedi il futuro? Il videogioco che più ti ha colpito?

Ecco andiamo meglio: la next generation è tutta da scoprire, sperando che si vada anche oltre gli schermi attuali… Beyond Two Souls mi intriga assai

Si potrà in un futuro studiare la maturità giocando?

Se la domanda è seria ti rispondo: sì, anche.

(questa la teniamo buona per i ragazzi dell’anno prossimo). Me la spieghi meglio questa?

Sì, si potrà studiare anche giocando.

Grazie, molto meglio ora. 🙂Hai visto degli esemplari di studenti a Los Angeles che studiavano mentre giocavano?

Non c’erano molti studenti a Los Angeles. E i pochi certo non studiavano.

Tua console preferita?

Nessun endorsement sulle piattaforme, please.

Dicci i videogiochi per superare le fasi della vita:

-quando si è lasciati? 

Tutti, tanti.

-quando si studia la maturità?

Call of Duty (o Battlefield).

– quando si affronta la crisi dei 30?

C’è crisi ai 30?

(te lo dico l’anno prossimo, ma mi sa che siccome sono prematura l’ho passata a 28) 

– quando si affronta quella dei 40?

Pes (o Fifa).

-quando si affronta la crisi dei 5?

Te lo so dire tra un po’.

– quando si mette l’apparecchio?

Ma che domanda è?

-quando si finisce Siddharta?

Ci si domanda perché lo si è iniziato.

(che fico, quest’uomo, pare che abbia scritto pure una tesi su Wittgenstein…)

– quando….random?

Random!

– quando manca l’energia elettrica?

Si va a letto, anche da soli.

(ma questa dei “videogiochi per superare le fasi della vita”, può diventare una gallery per corriere.it?)

(No).