Extraliscio: nuovo disco e un film di Elisabetta Sgarbi

di L'Alligatore

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Merendine Blu degli Extraliscio è un singolo popolare e psichedelico, gaudente e guerrigliero made in Emilia Romagna, uscito il 13 marzo, in pieno coronavirus per sbaragliare le carte negative. Ha anticipato l’album PUNK BALERA, uscito con Garrincha Dischi il 27 aprile, e si gusta come melodia, come parole e soprattutto immagini. Il video è un potente e coloratissimo cartoon che abbatte muri, da Berlino a Gaza o quello sul confine Usa – Messico, mette il coronavirus su di un cattivo carro armato, e ha una serie di personaggi che riescono a divertire, ballando su di una contagiosa melodia balcanica.

Merendine Blu è un incontro incredibile e magico tra gli Extraliscio (Mirco Mariani, Moreno “il Biondo” Conficconi, Mauro Ferrara), il cantautore Pacifico, coautore del testo accanto a Mariani, e infine il duetto tra Orietta Berti e Lodo Guenzi de Lo Stato Sociale. Una storia senza tempo, un nonsense nostalgico felliniano, che vuole anticipare la bella stagione, tra un cono gelato all’amarena, un chinotto e merendine blu che ci trasformeranno in super-eroi.

Abbiamo intervistato Elisabetta Sgarbi, fondatrice dell’editore La Nave di Teseo, che sta lavorando a un film su Extraliscio, in cui la voce narrante e il poeta in scena (come il poeta nel “Turco in Italia” di Rossini su libretto di Felice Romani) sarà lo scrittore Ermanno Cavazzoni. Elisabetta è oggi anche un'”Extra” degli Extraliscio, che si è presa il compito di raccontare e diffondere il messaggio della band.

Merendine blu è un pezzo surreale e nostalgico quanto il video. È un caso che sia uscito il 13 marzo? … nel pieno del Coronavirus.

Era programmato il 13: gli autori, con l’editore Garrincha hanno molto discusso se uscire o no. Hanno fatto la scelta di stare dentro il turbine degli eventi, che un brano così colorato, festoso, energico potesse essere giusto in un tempo così difficile. Ad esempio su di me ha avuto un effetto positivo, mi ha dato molta energia.

Come è nato il pezzo?

Il pezzo nasce da un brano popolare ungherese, che ha un testo molto bello: parla di un ragazzo che dice alla madre e al padre di non sgridarlo perché va in giro a sedurre le donne, perché anche suo padre aveva sedotto sua madre.
Mirco Mariani e Pacifico hanno invece scritto un testo, per me geniale, che racconta di alcune misteriose merendine blu che trasformano chi le mangia in supereroi. Ma, dentro questa voglia di supereroi – così attuale ora – si intrecciano elementi della fanciullezza: i calci in culo, il ghiacciolo al tamarindo. Hanno costruito un testo senza tempo, sospeso tra passato e futuro, nostalgia, speranza e voglia di vivere.

Come e dove è stato realizzato il video?

Il videoclip di “Merendine blu” è di Paolo Santamaria, videoproduzione di MuseX, che da anni collabora con Garrincha, editore di Extraliscio, i disegni e le animazioni sono di Gianpaolo Calabrese.
È pensato come un viaggio nel tempo in cui le Merendine Blu abbattono i muri della storia, Berlino, Gaza e Messico.
Ci sono riferimenti storici e artistici, che vanno dai martelli di “The Wall” dei Pink Floyd, alla cultura pop anni ʼ90, agli incendi australiani e anche un nero carro armato guidato da un malefico coronavirus.

 

E Punk Balera, com’è?

Extraliscio è un gruppo straordinario che spara il liscio in territori impensabili. Mirco Mariani – che è un grande compositore e collezionista di strumenti rari e antichi, di suoni straordinari – ha colto la verità musicale del liscio. E, con due stelle del liscio, Moreno il Biondo e Mauro Ferrara, ha dato vita a un mondo sorprendente, autonomo, tutto da scoprire.

Uno dei pezzi che mi piace di più dell’album si intitola “Perché – La Liscia Napoletana” racconta la storia di un uomo di periferia che ha deciso di vivere di notte e di dormire durante il giorno.
La storia di una vita rovesciata aveva bisogno di essere accompagnata da una doppia orchestra e allora Extraliscio si fonde insieme alla Nuova Compagnia di Canto Popolare.
Tutto inizia a ritmo di beguine con la voce di Armando Savini in una balera decadente con le poltrone di simil pelle, poi, all’improvviso, si inserisce la voce di Fausta Vetere che grida “perché” direttamente dal cuore di Napoli, dove, già pronti, tamburelli e nacchere prendono la cavalcata della tammuriata. Uno scontro tra Romagna e musica partenopea che fa confluire tutti in un unico mare sonoro sul finale.
Nello strumentale “La Liscia Napoletana” tammorre, nacchere e mandoloncello si sposano con il clarinetto, il sax e la fisarmonica del liscio.
Una piccola operetta da balera napoletana!

La Nave di Teseo come ha incontrato questa musica?

Chi mi ha fatto scoprire Extraliscio è uno degli scrittori più colti, e sicuramente tra i migliori che abbiamo in Italia e in Europa, Ermanno Cavazzoni. Non deve fuorviarci la sua riservatezza, Ermanno è uno scrittore pirotecnico, tra i pochissimi che sa cimentarsi con il comico, con l’umorismo. È, lo dico senza paura di smentita, l’erede di una tradizione letteraria importantissima in Italia. E a settembre – dopo avere riproposto in gennaio “Il poema dei lunatici” (che ha ispirato Fellini per il suo ultimo film, “La voce della luna”) – uscirà il suo nuovo romanzo, un capolavoro, un gioiello di humor nero. E, se avete modo, guardate e ascoltate Cavazzoni che sta interpretando in questi giorni le sue “Storie vere e verissime” per i social della Nave di Teseo. Vedrete quale potenza.
Da questa altezza deriva la mia conoscenza di Extraliscio, per dire quale mondo essi nascondono.