Fast Animals And Slow Kids, Forse non è la felicità

di L'Alligatore

Recensioni
Fast Animals And Slow Kids, Forse non è la felicità

“Forse non è la felicità”, titolo da cantautori da anni doppio zero, è un disco molto forte, fortissimo, giustamente acclamato nei molti concerti che la band umbra sta facendo in giro per l’Italia in questa lunga estate calda. Se lo meritano tanto successo i FASK, ve lo posso dire io, avendoli ascoltati crescere disco dopo disco.

Questo è uno dei loro migliori album di sempre, mi piace ascoltarlo dall’inizio alla fine. Mi piace molto il pezzo che ha dato il nome al cd: ironico rock scanzonato, messo proprio alla fine per un’esplosione di chitarre, basso, batteria, voce, tutti a suonare come un solo uomo. Una coesione di suoni presente in tutto il lavoro, e particolarmente in “Capire un errore”, dal testo teso, quasi isterico, come la musica, ondeggiante, ginnica. Bella, per altri motivi “Montana”, canzone romantica, di passioni amorose sia nel cantato, sia nei suoni, nostre, perché molto generazionali, “Giorni di gloria” rock ’90 dal testo da mandare a memoria, “Fiumi di corpi”, che dopo un soave inizio armonico passa a un rock che spacca con chitarre/basso/batteria e la voce a gridare parole di fuoco, e “Ignoranza” dal piglio punk, ottimo inno per una generazione.

Copertina, come sempre, sconvolgente, che ti prende, conquistando al primo sguardo. Dietro di essa, vi assicuro, c’è quello che l’immagine promette: rock italico alternativo. E allora andiamo bene, “Forse non è la felicità”, ma mi piace un sacco…