Fendente è un super noir a fumetti

di Redazione Smemoranda

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Ah, la Francia! La Francia è un bellissimo paese… ma non è questione di formaggi, vino, baguette, e di Parigi che è così romantica in primavera.

No: il bello della Francia è che i francesi amano i fumetti e leggono un sacco di fumetti. Probabilmente lo sapete già, ma è bello ricordarselo. Sono tra i paesi che leggono e producono più fumetti – diciamo che dopo Giappone e Corea e Stati uniti, è il paese più fumettoso del mondo. Tanto che la Francia ospita un festival di fumetto bellissimo come quello di Angoulême, e proprio durante quel festival vengono assegnati i premi più importanti del fumetto europeo, i Fauve D’Or. E tra i vincitori di quest’anno c’è un libro bellissimo, che ha vinto il premio come miglior noir, anche se a dire il vero assomiglia molto a uno slasher.

Fendente, uno slasher a fumetti. O no?

Si intitola Fendente, di Antoine Maillard, l’autore ci ha messo tipo sette anni a scriverlo e disegnarlo, e possiamo dire che sia uno slasher perché è evidentemente a quello, che pensava Maillard quando ha buttato giù le pirme idee: c’è un paese della provincia americana (California primi anni Duemila?), la classica high school fatta di bulli e sfigati, e un serial killer che ammazza la gente a colpi di mazza da baseball.

Sì, se un po’ l’avete già sentita, è anche possibile. Però attenzione: sarà pure ispirato agli slasher, ma in realtà non ci sono effettacci, il sangue non si vede – anche perché sarebbe difficile rappresentarlo, in queste tavole tutte disegnate solo a matita. Che è una scelta strana, ma funziona benissimo, e il disegno aumenta tutta l’inquietudine della storia. Non è terrore, ma una di quelle sensazioni che scavano sotto la pelle, e stanno lì. Tutto grazie allo stile, perché quando racconti una storia un po’ stereotipata, è quello che fa la differenza. E allora, segniamo il nome di Antoine Mallard, nuovo fumettista francese di cui sentiremo ancora parlare nei prossimi anni (infatti è già lì che disegna per un sacco di giornali importanti, anche americani, tipo giusto per dirne uno, il New York Times).

Bene lo champagne e il camembert, ma il prodotto più indispensabile che arriva dalla Francia sono sempre i fumetti, c’è poco da fare.