
Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria! È questo l’invito che ho ricevuto, quando i matti di Corinaldo mi hanno chiesto di esporre le mie cianfrusaglie alla Festa dei Folli. Quando ho letto questa frase ho pensato che non ci sarebbero state parole più azzeccate. Per una festa del genere. Per me, che controcorrente è il mantra di una vita. Poi però mi sono chiesta… Ma ostinata rispetto a cosa? E qual è e chi è la parte che va con la corrente? Di che corrente stiamo parlando e contro cosa devo andare? Sono, siamo, contrari a che cosa? Dove porta questo viaggio? A cosa pensa la gente quando parla di viaggiare? Insomma, tutti quei pipponi inutili che per natura mi assalgono. O forse sono semplicemente leciti? Insomma… Per me sono tutte parole importanti quelle che compongono quella frase. Per prima cosa il viaggio. Esplorare i continenti. Davvero si limita tutto a questo? Viaggiare per me, e lasciarsi viaggiare, spesso, tutti i giorni, lo faccio nel luogo in cui vivo e con le persone che incontro. Lo faccio grazie ad un pensiero che ascolto in radio o ad una frase che leggo mentre sfoglio un libro. E non sto parlando di immaginazione, fantasticare. Sto parlando di tutte quelle piccole cose che uno deve riuscire a cogliere durante il giorno che ti fanno crescere, cambiare, modificare il tuo sguardo e il tuo atteggiamento. Questo è viaggiare, per me, costruire, crescere, incontrare. Forse per questo viaggio in maniera ostinata, anche troppo, attraverso i giorni, attraverso i passi, attraverso le persone. Ostinata nei miei confronti, cercando e cercando e cercando di cogliere, capire, cambiare idea, cambiare me. Ostinata nel trasformare la paura dell’ignoto di un pensiero in un futuro possibile. Andando se necessario controcorrente. Dichiararmi contraria, dimostrarmi contraria. Elevarmi a Folle. Folle tra i folli, questa volta. Forse è per questo, e per tante altre cose, che dal 21 al 25 aprile alla festa dei folli di Corinaldo c’è una stanza dedicata a me e soprattutto ai miei disegni, alle mie foto, ai miei deliri, alle mie utopie. Per cercare un po’ di capirlo io per quale motivo uno si mette a risalire il fiume con fatica e testardaggine invece di farsi trascinare dolcemente dalla corrente.
Quello che succede a me succede alle persone che vengono a Corinaldo per la festa dei Folli per cinque giorni di colori, musica, cultura, divertimento, incontri, buon cibo e il paesaggio mozzafiato che quei matti di Corinaldo hanno il privilegio di vivere ogni giorno.
Quindi, Folli del mondo, scemi dei villaggi, pazzi scatenati, matti da ridere, e voi che normali manco morti… Mettetevi in viaggio, la festa dei Folli inizia presto!! E poi, se come al solito sono stata troppo prolissa e non l’avete capito, c’è la mia mostra (disegnini, fotografie, piccole cose, utopie varie e magari qualche buona bottiglia di vino) !!!!!
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