
“Questo non è buio, sono solo gallerie”
La frase iniziale di una canzone presentata in un primo momento in una toccante versione acustica, a sorpresa, tra le mura che contano i nostri respiri da circa due mesi, sulla sua pagina Instagram, da Ermal Meta.
Ben presto ha fatto il giro della rete attraverso persone che l’hanno sentita propria nonostante non fosse nella versione definitiva; ma spesso non è importante la faccia di una persona: ci colpisce ciò che quella persona ci trasmette, in un’alchimia molto vicina alle emozioni che genera la musica.
Una canzone scritta a Gennaio che si appoggia con energica eleganza in questo momento molto particolare, dove speranza e sofferenza si passano la mano ogni giorno e dove come fosse un mantra ci ripetiamo che “Finirà Bene”.
“Finirà bene per te e pure un po’ per me. Finirà bene anche se non ci vuoi credere”
L’affetto riservato a questo brano, ha portato l’autore a vestirlo con gli abiti di un guerriero contemporaneo, grazie ad un tappeto sonoro fastoso che strizza l’occhio ai Balcani.
“E una rivoluzione pure in due si può iniziare”
Finirà Bene arriva inaspettato e come tutte le belle cose inaspettate ce lo godiamo, ripensando alla frase di apertura, ben sapendo che prima o poi anche la galleria più lunga finisce.
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