The French Dispatch: nuovo amore per Timothée Chalamet

di Redazione Smemoranda

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The French Dispatch: nuovo amore per Timothée Chalamet

Wes Anderson è un regista che ha le carte in regola per stare antipatico un po’ a tutti. Nel senso che fa questi film carini, dove i costumi e le atmosfere sono meravigliosamente rétro, un genere di rétro che fa molto hipster/2007 (qualcuno se li ricorda? Non sono più di moda, per fortuna). I film sono carini, le scenografie altrettanto carine, come una casa di bambole, i dialoghi carini e colti, le inquadrature simmetriche, e poi partono i Kinks. Altri motivi per cui Wes potrebbe stare antipatico a tutti: le anteprime alla fondazione Prada di Milano, gli stilisti che lo amano, tutti quei riferimenti alla cultura alta che sparge nei suoi film, le star che si mettono in fila per entrarci, ma soprattutto tutta quella carineria fa venire l’orticaria a molti. Il solito Wes Anderson.
Beh, The French Dispatch è proprio il solito Wes Anderson. Ed è un godimento assoluto, quindi tutto il resto importa zero.

L’ispirazione dietro The French Dispatch

Anderson ha sempre diviso in episodi i suoi film, ma qui la divisione è molto più netta: tre storie diverse, più un prologo e un epilogo, tutti raccontati attraverso tre giornalisti del The French Dispatch, che in pratica è un equivalente del settimanale più colto e snob d’America, il New Yorker, se il New Yorker fosse nato, invece che a New York, in un piccolo paesino della Francia. Che ovviamente non esiste, perché può esistere solo in un film di Wes Anderson, un posto dove neanche i cattivi sono cattivi, davvero.

Tutte le star possibili

Dentro The French Dispatch ci sono le solite facce, quelle di Bill Murray, Owen Wilson e Tilda Swinton, tanto per dirne alcuni che conosciamo da molti altri film di Anderson. E poi ci sono i nuovi, Jeffrey Wright e Timothée Chalamet, tanto per dirne un paio che comunque si amalgamano perfettamente nel gruppo. Chalamet finisce perfino a letto con Frances McDormand, in una di quelle storie d’amore tutte tenerezza e finali agrodolci.  Il nostro segmento preferito però rimane quello che racconta il rapimento del figlio del commissario. Quasi un film d’azione, sicuramente un film di Wes Anderson.