
Frida Kahlo va di moda, la trovi nel web come sulle borse, su di un segnalibro e in molti libri, in seguitissime mostre di tutto il mondo, e ora anche in questa collana di una casa editrice di fumetti come la splendida Hop! da sempre attenta al mondo femminile senza tirarsela. Una collana di picture book denominata emblematicamente La forza delle donne, dove Frida ci sta benissimo. Icona pop come poche, ribelle (con una causa, La causa del ‘900), artista totale. Ne abbiamo parlato con Lorenza Tonani, direzione editoriale della Hop! nonché autrice del testo, e Sara Ciprandi, autrice dei disegni.
Alligatore: Come è nata l’idea di creare la collana La forza delle donne?
Lorenza Tonani: Hop! è da sempre una casa editrice “al femminile”, sin dai suoi inizi, nel 2012, dai tempi di Joséphine di Pénélope Bagieu. Inoltre Hop! per le produzioni italiane predilige la creazione di progetti propri, volendo rimanere fedele a una linea editoriale così specifica.
Ormai quasi due anni fa, sfogliando Lei. Vivian Maier, un albo pubblicato da Orecchio Acerbo, ho pensato che mi sarebbe piaciuto sperimentare l’albo con illustrazione singola su doppia pagina per un target più adulto, che avesse quindi più testo e molte più pagine rispetto al classico picture book di trentadue pagine, pensato per bambini e ragazzi. E avrei voluto raccontare la vita di altre donne che avevano avuto una storia speciale, come quella di Vivian Maier.
Il desiderio è diventato realtà. L’innovazione in questa collana sta nel formato, nel fatto che le pagine sono ottantotto, la storia non si riduce a poche righe ma a un piccolo testo sovrapposto alle singole illustrazioni che le illumina e ne è illuminato, come se le tavole fossero opere in mostra accompagnate da didascalie. E dal momento che mi interessava dare rilievo alle illustrazioni – che colpiscono subito il lettore per l’emozione che sono in grado di suscitare – ho invertito i ruoli, pensando di dare il posto d’onore in copertina alle illustratrici, lasciando nei credits interni il mio nome, come autrice dei testi. Qualche anno fa l’illustratore era relegato nel colophon, qui è il contrario: ci tenevo a far passare il messaggio che si tratta di vite illustrate. In secondo luogo, per creare il concept della collana, sono partita dall’idea della difficoltà come fonte di riscatto, come occasione per una maturazione personale. Da lì la scelta del Per aspera ad astra, vero titolo della collana di cui La forza delle donne è il sottotitolo. Le donne scelte – che sembrano non avere nulla che le leghi – hanno invece in comune inizi difficili, uno o più eventi traumatici nell’infanzia o adolescenza, una grande sensibilità, la tenacia e il fatto che tutte hanno rivoluzionato l’ambito in cui si sono imposte: Callas ha cambiato il melodramma con la sua attorialità, Audrey ha sgominato il modello delle pin-up con la sua grazia, Madonna è stata la prima pop-star donna di fama mondiale, Virginia ha cambiato il romanzo inglese sostituendo alla trama il frammento emotivo, Frida ha inventato uno stile personale nella scelta dell’autobiografismo pittorico. Poi in verità, è stato bello scoprire che si ammiravano a vicenda: Madonna leggeva la Woolf da adolescente, Maria Callas aveva eletto la Hepburn come suo modello di stile, Marina Abramovic ha una vera e propria passione per la Callas.
Nella scelta delle donne tenaci, il cui lavoro è maturato in un contesto difficile per portarle poi a un successo imperituro, non poteva mancare l’artista messicana, emblema di una grande determinazione. Ha amato la vita e ha fatto tesoro di ogni esperienza personale, a partire dalla malattia, trasferendola nei suoi dipinti. Frida è quasi una leggenda ed è stata proprio lei a creare questa leggenda, costruendo un personaggio unico con i suoi travestimenti da tehuana e un comportamento teatrale, vitale e passionale.
Come vi siete documentate per scrivere e disegnare questo libro?
Lorenza: Volendo coprire un target 12-99 anni (e oltre) era necessario per il testo lavorare sulla sintesi senza far mancare nulla di quello che ritenevo importante per dare un quadro esaustivo dell’esistenza di Frida. Il linguaggio doveva essere lineare, semplice, comprensibile ma elegante. In generale, per tutta la collana, lavoro leggendo a confronto un paio di biografie vere e proprie, oltre a una biografia per ragazzi, poi aggiungo film, spezzoni di video e, a seconda del personaggio, sfoglio cataloghi, leggo le opere, guardo i film, ascolto la musica, cerco i carteggi, le lettere, le notizie nascoste. In alcuni casi leggo anche saggi critici sul mondo culturale che le circonda/va. In tutta la collana ho voluto lasciare una componente pop, moderna, un po’ glamour, se vogliamo.
Sara Ciprandi: Appena ho saputo del progetto con Hop! mi sono fiondata alla mostra di Bologna allora in corso, “Frida Kahlo e l’arte messicana”, per gustarmi dal vivo le sue opere. Ho letto alcuni libri su di lei e alcuni cataloghi che spiegano la sua arte, per comprendere meglio le sue scelte stilistiche, ricche di metafore e riferimenti simbolici. Conoscevo Frida ma non in modo così approfondito, è stata una bellissima scoperta! Adoro la sua personalità e il suo coraggio e vitalità sono stati d’ispirazione. Una volta compreso il suo linguaggio mi sono permessa di interpretare a modo mio il personaggio, evidenziando i punti chiave fra le parole di Lorenza. Spero che le mie scelte, in qualche modo azzardate, riescano a trasmettere il suo lato più profondo e intimo.
Il libro è uscito da qualche mese, come è stato accolto dal mondo dell’arte? … da quello del fumetto?
Lorenza: Il libro è concepito in verità come picture book e come vita illustrata, quindi non ha tangenze con il mondo artistico vero e proprio, inteso come ambito di appartenenza di Frida, né specificamente con il mondo del fumetto. I nostri referenti diretti, fino ad ora, sono stati il pubblico, il mondo delle librerie e la stampa. La collana tutta è stata vista come un’operazione molto interessante, per la scelta delle protagoniste, per l’idea di approfondire i personaggi, per la scelta delle illustratrici. Ma il complimento più bello per me è questo: sono state definite biografie punk che si affidano all’eleganza delle immagini e delle parole ma seguono una linea unpolitically correct. Non omettiamo nulla del vissuto di queste donne, non edulcoriamo. Ma raccontiamo tutto, per immagini e testo, in modo garbato.
Come proseguirà la serie La forza delle donne? Con quali altri personaggi?
Lorenza: Il 15 marzo è uscito Coco, la vita di Gabrielle Coco Chanel illustrata da Elena Triolo. In primavera ed estate arriveranno Marina Abramovic (illustrata da Giulia Rosa) e Sarah Jessica Parker (illustrata da Roberta Zeta), entrambe ottime esponenti dell’universo del #perasperaadastra (sì. sì: anche Sarah) ed entrambe rivoluzionarie nei loro ambiti artistici. Poi la zia Jane, Jane Austen nell’interpretazione di Ninamasina. Sono in studio le successive.
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