Nostalgia in pillole: Friends

di Redazione Smemoranda

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Nostalgia in pillole: Friends

C’era una volta la televisione. O meglio, c’era una volta molta meno televisione. Pure in America, che insomma si sa che gli americani ci hanno insegnato tutto, riguardo alla tv, no? Gli americani hanno fatto gran parte della tv che ci piace, e poi sono quelli che negli anni Novanta passavano in media sette ore al giorno davanti alla tv. In media. Sembra tanto, ma noi ci crediamo.

E quindi, è vero che negli anni Novanta c’era meno televisione? Perché non c’erano Netflix, Amazon Prime Video, Apple TV, Starzplay, Sky,  tutta quella roba lì, tutti i contenuti on demand, tutto quanto insieme e subito. E non c’erano le grandi serie televisive, non c’erano Il trono di Spade, House of Cards e Breaking Bad e The Boys e tutto il resto. Ma davvero è così? Cioè, Friends è durato dieci anni e 236 episodi. Che significa più di tutti gli episodi del Trono di Spade, House of Cards e Breaking Bad e The Boys messi insieme. Almeno fino a oggi. E quindi era davvero meno? E soprattutto, perché siamo qui a pensare ancora con amore a cose come Friends? Perché pensiamo che tutto sommato fosse in qualche modo meglio? Forse eravamo più poveri (di contenuti), più semplici, ma anche più belli? Alla fine l’offerta gigantesca, galattica del 2021 è troppo per noi? Si stava meglio quando si stava peggio? Anche i ricchi piangono?

No, dai. Però il discorso, se guardiamo a Friends, vale. Nel senso che magari era una televisione diversa, più semplice, ma questo non è che sia un male, anzi. La vecchia Tv era semplice, nel senso che non era seria come la tv di adesso. Se i personaggi si innamoravano, si lasciavano, in qualche caso piangevano e perfino morivano, beh non era poi un gran problema. La TV non era come il cinema. Al cinema c’erano emozioni forti, la TV serviva per passare il tempo. Oggi invece la TV è il cinema, e quindi non ha più quella leggerezza che aveva la TV di un tempo. Ancora di più nel caso di Friends. Che era la più classica delle sitcom americane, cioè era la più classica televisione degli anni Novanta, punto. E non dobbiamo pensare che la leggerezza fosse facile. Pensate quanto poteva essere difficile scrivere 25 episodi, uno alla settimana per sette, otto mesi, rimanendo sempre interessanti, sempre divertenti, e soprattutto sempre leggeri. Sapendo che ogni settimana letteralmente almeno trenta milioni di persone come minimo si sarebbero collegate, e che sarebbe successo indipendentemente da quello che succedeva nel mondo là fuori. La leggerezza valeva tantissimo. E forse ce ne rendiamo conto solo adesso, che la riguardiamo su Netflix.