Il Fuorisalone diventa un gioco

di Martina Mozzati

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Il Fuorisalone diventa un gioco

Ogni anno, intorno ai primi giorni di primavera, Milano ospita la Settimana del Design, un periodo di sei giorni in cui i più famosi brand dell’ambito si sfidano a colpi di esposizioni mettendo in mostra gli oggetti-icona che li rappresentano. Il tutto in una delle città iconiche per il Design nel mondo, che organizza in contemporanea serate a tema, manifestazioni artistiche per tutte le zone più cool. I cortili e i giardinidei palazzi antichi si aprono, i musei vedono frotte di turisti approfittare delle convenzioni, camionicini street food ad ogni angolo rimpinzano le pance di chi corre di qua e di là in cerca dell’artista all’ultimo grido. Durante la Settimana del Design Milano si fa ancora più bella e accoglie curiosi di tutti il mondo venuti per visitare gli spazi espositivi dei più importanti marchi:  questi si rivelano al pubblico mostrando i loro pezzi più famosi e nuove idee, in un’atmosfera sempre più rivolta al futuro.

Il trend è relativamente recente, e da una decina d’anni Milano è leader nel settore. Da qualche tempo, infatti, la città ha cambiato volto e tutti conoscono ormai il nuovo skyline della città, con Piazza Gae Aulenti e il suo Bosco Verticale e il nuovo quartiere di CityLife con il quartiere di Tre Torri. Meno visibili, invece, sono gli spazi che non spiccano in altezza, ma in estensione: zone meno centrali, ma sempre più in voga, ospitano magazzini ed ex-fabbriche che con spazi espositivi completamente colonizzati da case di moda, architettura e, appunto, design. Sono le zone di via Tortona (ovest), via Ventura (est), Fondazione Prada (sud), Fabbrica del Vapore (nord). E così molte altre che hanno trovato così un modo per rinascere più belle, più moderne, più al passo coi tempi. Sono queste le nuove aree che ringiovaniscono la città e che alimentano continui afflussi di turisti da ogni paese del mondo. 

Nel labirinto della Design Week è facile perdersi, gli eventi sono tanti, forse troppi e per questo le mappe con gli appuntamenti vanno a ruba – di design pure quelle, ovviamente – che uno già maledice il momento in cui le deve ripiegare, figuriamoci interpretarle. Si incrociano volti di ogni tipo: 

  • ci sono i designer, che mostrano le loro creazioni ai visitatori mentre sorseggiano un bicchiere di vino vegano e mangiano panini al sesamo con noci del Piemonte e salmone pescato due ore prima in Norvegia, intervallati da bicchierini di quinoa e bulgur (si scrive così??)
  • gli studenti delle Accademie di Belle Arti, che per passione e interesse scorrazzano come mosche impazzite da un evento all’altro, su blocchetti si annotano opere all’ultimo grido, prendono le misure e intervistano artisti emergenti
  • gruppi di amici che si imbucano agli eventi su invito, si fingono intenditori e scroccano da bere e da mangiare fino a notte fonda – li ritroveremo sulle panchine di Porta Ticinese a fare le ultime chiacchiere prima di tornare a casa nella notte
  • fotografi e giornalisti che girano come trottole a piedi, in taxi e in metro alla ricerca della notizia esclusiva sull’uscita di quella  poltrona che sarà anche di design, ma è scomodissima.

Per unire queste categorie di visitatori a un tavolo e per far partecipare all’evento anche chi non si troverà a Milano tra il 17 e il 22 Aprile, è stato creato il gioco da tavola di Fuorisalone.it. La mente del progetto è Cristian Confalonieri, co-fondatore di Studiolabo e Fuorisalone.it: oltre ad aver rispolverato il concetto di gioco di società, che come tutte le atmosfere vintage sta tornando di moda, ha saputo renderlo un vero e proprio oggetto di design. 

«Il progetto di un board game è a tutti gli effetti un progetto di design, molto più complesso di quanto possa sembrare in apparenza, per il quale il team di game designer, grafici, esperti di usabilità, di marketing e comunicazione lavorano in simbiosi per mesi». Il progetto è il risultato di 7 mesi di lavoro a fianco dei Game Designer di Cranio Creations, la cui immaginazione ha permesso di sviluppare un prodotto adatto a tutte le età.  

Per chi conosce Milano, il gioco è un momento in cui si passeggia tra i luoghi più famosi della città da vivere non solo una volta l’anno, ma quando si desidera; chi invece non è pratico di come muoversi tra gli eventi della Design Week può imparare giocando. Il tabellone è una mappa divisa per zone, al suo interno 68 tappe e i turni si dividono in tre momenti: mattino, pomeriggio, sera. Per ogni turno esistono quattro obiettivi che è possibile raggiungere a piedi, ma anche in metro. Una carta segreta da 12 punti include un insieme di eventi rappresentati da oggetti iconici del design (spremiagrumi Juicy Salif, lampada Eclisse di Vico Magistretti, Panton chair, pouf Puppy di Eero Aarnio) che, se conquistati, danno al giocatore un grande vantaggio. Le strade che si possono percorrere sono due: pensare di conquistare più basi possibili oppure seguire la propria carta Location segreta. 

Anche Smemoranda quest’anno presenterà una sorpresa al Fuorisalone, ma non possiamo ancora svelarvi la tappa né la data, che restano segretisssime. Stay tuned!