Ci salveremo solo andando a Greenland? (Spoiler: no)

di Redazione Smemoranda

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Ci salveremo solo andando a Greenland? (Spoiler: no)

Gerard Butler, scozzese ormai ben trapiantato a Hollywood, è un attore che ha tutte le carte in regola per starci simpatico. Perché lui – che è alto e atletico e ha degli occhi sul verde acqua che tutti invidiamo – ha vissuto una carriera di attore in bilico tra azione e romanticismo. Nel senso che nel suo momento d’oro era protagonista quasi allo stesso tempo di Il cacciatore di ex con Jennifer Aniston e di 300 con un mucchio di maschi molto muscolosi seminudi che si lanciavano lance in faccia gridando improperi. Poteva scegliere una via, o l’altra. Per nostra fortuna Gerard non ha scelto il lato oscuro, e negli ultimi anni della sua carriera si è offerto con notevole dedizione al cinema hollywoodiano grosso e stupido, inanellando titoli come Geostorm, Gods of Egypt, Hunter Killer e soprattutto la trilogia di Olympus has fallen. Ora, se non avete visto neanche uno di questi film, non preoccupatevi perché non vi siete persi assolutamente niente. Sappiate però che sono quei film dove le cose esplodono e la gente spesso muore male. Quindi, se vedete il nome di Gerard Butler sul cartellone, più o meno sapete cosa aspettarvi.

Arriva la cometa

Che è esattamente quello che possiamo aspettarci anche da questo ultimo film con Gerard Butler, Greenland. Qui quello che sta per esplodere è la Terra intera. Cioè, a dirla tutta non proprio la Terra intera: sta arrivando una cometa e ci colpirà, ma c’è un modo di salvarsi, e cioè andando in Groenlandia, che per una volta tanto serve a qualcosa in un film d’azione. E Gerard è naturalmente il maschio alfa che deve salvare se stesso e la sua famiglia, anche perché tipo il figlio è solo un bambino e la moglie è solo una donna, quindi più che cucinare e essere carina, non sa fare… no?

Un classico disaster movie

Capite bene da queste premesse che Greenland è un film che rivoluzionerà la storia del cinema. No, ovviamente non è vero: è un film che non cambierà niente e se non ci fossero i telefonini potrebbe essere stato fatto tranquillamente negli anni Novanta (che peraltro è un periodo che sui disaster movie ha ancora qualcosa da insegnare). Il regista qui peraltro è lo stesso di Olympus has fallen, Ric Roman Waugh, che è un ex stuntman, quindi sa perfettamente quello che è importante in un film: non la storia, non la sceneggiatura, ma le mazzate e gli aerei che esplodono. E quindi agisce di conseguenza.

Avete presente com’è andare una sera a mangiare in qualche fast food? Cioè. lì per lì non puoi negare che in qualche modo ti piaccia, anche se è sempre lo stesso panino e le stesse patatine. Però poi quando esci ti viene da chiederti se potevi impegnare il tuo tempo e il tuo denaro in un modo migliore. Ecco, andare a vedere Greenland al cinema è esattamente la stessa cosa.