Il pescatore di sogni

di Michele R. Serra

Recensioni
Il pescatore di sogni

Di solito è difficile apprezzare le traduzioni dei titoli dei film stranieri in italiano, però a questo giro ammetto che Il pescatore di sogni sia un filo più poetico ed evocativo dell’originale Salmon fishing in the Yemen, cioè “pesca di salmoni in yemen”. Però l’originale era più aderente alla storia effettivamente raccontata nel film.
Ewan McGregor è lo scienziato, il classico scienziato eccentrico inglese (se capite cosa intendo) a cui viene affidata – ehm, imposta – dal governo la missione: aiutare uno sceicco arabo a far diventare gli aridi altipiani yemeniti una riserva di pesca del salmone. Si sa: tutti i multimiliardari devono tenere occupati se stessi e il loro denaro, in qualche modo.

Il pescatore di sogni è girato da Lasse Hallstrom e basato su un romanzo di uno scrittore inglese, Paul Torday, che ha messo insieme in maniera piuttosto brillante – almeno a giudicare dal numero di copie vendute nel mondo anglofono – commedia romantica e satira politica. Quest’ultimo elemento è stato segato completamente dall’adattamento cinematografico, in compenso la commedia romantica si prende il centro del palcoscenico.

Esatto, c’è la storia d’amore. Lui e lei che si capisce subito, sono destinati a stare insieme fin dal primo momento in cui posano vicendevolmente gli occhi l’uno sull’altra. Nonostante lei abbia difficoltà, un amore lontano, un soldato… alla fine sono cose che si superano, non preoccupiamoci. C’è la storia d’amore perché questo è un film di Lasse Hallstrom, cioè uno dei registi considerati fra i più zuccherosi di Hollywood, e forse non a torto. Ha in curriculum Le regole della casa del Sidro (interessante soprattutto perché nel film recitava dentro anche una delle mie cantanti preferite, Erykah Badu), Chocolat Hachiko (il film capace di smuovere anche i cuori di pietra). Dunque: inevitabile che Il pescatore di sogni lasci gli altri elementi sullo sfondo e sia soprattutto commedia romantica… Cioè, più romantica che commedia.

Sarà pure un film poco sorprendente, Il pescatore di sogni. Però se siete un po’ più disposti della media a entrare dentro la storia, e non vi annoiano le discussioni pseudo-filosofiche sul significato esistenziale della pesca, allora concedetevi due ore di piacevole distrazione condita da sguardi languidi, miele e romanticismo.