
Nel 2018 si è distinto ad Amici per i suoi testi e la sua voce, nel 2019 il suo brano “Anche quando piove” con Alex Britti è stato inserito da Spotify nella playlist “Best of Indie Italia”, canzoni come “Ci vogliamo bene”, “Milioni di cose” e “Casa di carta” hanno portato il suo album “Inno” a superare i 6 milioni di stream su Spotify. Mameli (nome d’arte di Mario Castiglione, classe 1995) non si ferma e torna insieme al duo romano Sierra (dopo il disco d’oro“Enfasi”) con una nuova canzone estiva tra urban e indie pop: “Senza di te”. «Senza di te è una canzone estiva scritta in inverno. È il tramonto di fine stagione, quando torni dal mare ancora coperto di sale. Il vento che soffia, i locali all’aperto, le granite siciliane. È Roma vuota perché sono tutti ad Ostia. Il sole che non cala mai. ‘Senza di te’ è un match di due mondi diversi che confluiscono in un unico immaginario. Semplice, ma bello», dichiarano gli artisti.
Smemo intervista Mameli
Ciao Mameli, come sta andando questa fase 3?
Ciao! Sono in Sicilia, mi godo un po’ di mare per qualche settimana. Ho trascorso i mesi passati a Milano, chiaramente in casa, a lavorare, adesso mi rilasserò un po’.
Da pochi giorni è uscito “Senza di te” scritto insieme con il duo romano Sierra. Com’è nata questa collaborazione?
Loro sono venuti da me in studio a Milano perché avevamo un manager in comune e quindi mi era stato chiesto di farli registrare da me. Poi gli ho fatto ascoltare il beat della canzone, si sono presi bene e in un’ora e mezza è nato il pezzo. Quello che potete ascoltare oggi è esattamente ciò che è nato quel giorno.
“Senza di te” arriva d’estate per l’estate. Cosa c’è in questo brano?
C’è voglia di libertà, di rivalsa, dopo un inizio d’anno preoccupante. È un brano molto estivo, anche se nel ritornello si percepisce la mia solita nostalgia delle cose.
Quali sono i #maisenza dell’estate di Mameli?
#maisenzagranita #maisenzamare #maisenzamusica
Tu hai partecipato ad Amici 18, i Sierra a X Factor 13, ormai sono tanti i giovani artisti che partecipano a talent show musicali. Alla luce della tua esperienza, cosa pensi di questi programmi?
Penso che dipenda sempre da come si affrontano e da cosa si vada a portare. Possono essere una carneficina, così come un grande faro puntato addosso. Personalmente valuto la mia esperienza in modo molto positivo e ringrazio tutte le persone che lavorano lì perché mi hanno permesso di lavorare bene, rimanendo me stesso.
“Inno” è il titolo del tuo album uscito nel 2019. Sai che cercando Inno + Mameli su Google è praticamente impossibile trovarti?!
È vero! Anche Wikipedia ci blocca la pagina, purtroppo c’è un altro Mameli che ha fatto cose più fiche delle mie ahaha. Fortunatamente su Spotify se scrivi Mameli esco prima io.
Ci vogliamo bene, Limonare, Milioni di cose, Netflix, Lentiggini, Gelateria e Casa di Carta sono i titoli dei brani che compongono “Inno”, un viaggio tra cose quotidiane ma mai scontate. A cosa ti ispiri quando componi le tue canzoni?
Dipende, sai, quel disco è uscito ormai più di un anno fa, sono già proiettato verso il prossimo. Le canzoni sono sempre racconti di storie vissute, di grandi o piccole immaginazioni. C’è anche molto della mia infanzia dentro “Inno”. Non è stato un disco pensato, ma più una playlist di canzoni che ho composto in un periodo circoscritto della mia vita.
Quali sono i riferimenti musicali che influenzano la tua scrittura?
Mi piace molto il cantautorato americano. Penso a Rex Orange County, Mac DeMarco o ancora Gus Dapperton.
Che tipo eri a scuola? Sapevi già che avresti fatto il cantante?
No, però passavo le ore a scrivere su un quaderno che non era di nessuna materia. E i professori si incazzavano perché mi sgamavano. Però mi facevo volere bene, quindi non ho mai avuto debiti fortunatamente. L’errore fu andare allo scientifico, perché al contrario ero molto bravo nelle materie umanistiche e molto scarso in quelle di indirizzo.
Ora a raffica: le tue tre serie tv preferite, il libro sul comodino e la meta del tuo prossimo viaggio!
Serie TV preferite: Game of Thrones, Peaky Blinders, How I Met Your Mother. Libri sul comodino: “Dieci personaggi in cerca di vodka” di Mobrici. Prossimo viaggio: quest’anno non ci si potrà spostare molto, ma per Ferragosto andrò a Cefalù con un gruppo di amici, abbiamo preso una villa sul mare e ci trascorreremo alcuni giorni.
Testo “Senza di te” di Mameli e Sierra
Esco senza telefono
Per la zona un alieno
Ho il mare nel ventre
Sono l’ago nel fieno ma mi hanno trovato
Sistema solare di lato
Rincorro utopie sono un ladro
Di sogni e speranze che vado cercando
Invece di darci la mano
Incrociavamo le dita
Quanto era bella la lira
E tutta la zona è salita ora
Mentre mi parla si allontana
E a me mi da fastidio
Con la musica ho un rapporto tipo madre e figlio
Io non penso come pensi te, siamo agli opposti
Siamo già stati morti, siamo stelle nei corpi
Le macchine, la coca cola
Le spiagge, un aereo che vola
L’estate che avanza, le scarpe di moda
Gli ostelli, la musica nuova
La notte un po’ pazza
La testa in Giamaica
Il vento, la pelle salata
Tutto è così stupido
Senza di te
Senza di te
Eravamo sui vagoni ad agosto verso ostia lido
Fumavamo pacchi d’ansia e dry sift tutto esaurito
Poi chi cambia spartito dice a te sei sparito
Il tuo nemico è il tuo amico che non è più tuo amico
Vedi le onde che su infrangono sui marciapiedi?
Tutto è possibile col sole dentro i miei pensieri
A scuola bacchettavano con l’inno di Mameli
Oggi la Sierra fa Sega e fa un feat. con Mameli
Faccio un salto allo Zion con i chili sotto le sdraio
Un castello di sabbia come salvadanaio
Schizzo su chi nasce ricco e canta di essere il contrario
Scrivo per chi non ha storia e chi ne ha fatte un paio
Per quando andavo in playa vestito da soggetto
Perché anche in vacanza voglio esprimere un concetto
Drippo polvere di stelle con i buchi in petto
Ho la marea che spinge verso il mare aperto
Le macchine, la coca cola
Le spiagge, un aereo che vola
L’estate che avanza, le scarpe di moda
Gli ostelli, la musica nuova
La notte un po’ pazza
La testa in Giamaica
Il vento, la pelle salata
Tutto è così stupido
Senza di te
Mi sento come un palcoscenico dopo lo show
Sono pieno di emozioni ma triste
Sto con te solo nelle playlist
Sono sulla corsia di sinistra
Senza te ho visto l’orizzonte degli eventi
Ho l’astronave pronta per le 4:20
Nel villaggio di Neri Parenti
Tra infami e serpenti ho un senso di te
Le macchine, la coca cola
Le spiagge, un aereo che vola
L’estate che avanza, le scarpe di moda
Gli ostelli, la musica nuova
La notte un po’ pazza
La testa in Giamaica
Il vento, la pelle salata
Tutto è così stupido
Senza di te
Senza di te
Senza di te
Senza di te
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