15 domande a Laura Ciriaco

di Giovanna Donini

Le Smemo Interviste
15 domande a Laura Ciriaco

Dopo la partecipazione a The Voice of Italy, la cantante Laura Ciriaco si presenta nuovamente al pubblico con “Qualcosa di speciale”, un brano caratterizzato da sonorità pop accattivanti ed emozioni intime. «Nonostante io non sia l’autrice del brano – racconta Laura – questa canzone rispecchia il mio approccio alla vita e riassume la motivazione artistica che mi ha accompagnata in tutta la mia carriera. Una delle frasi che sento più mie è “il cuore in ogni passo”, che per me è una sorta di mantra. Il ritmo e la melodia sono energici e orecchiabili, ma il concetto è molto intimo, sono quei pensieri che si fanno quando si è soli con se stessi».

Abbiamo intervistato Laura Ciriaco, in occasione dell’uscita del suo nuovo singolo dedicato a tutti quelli che non mollano mai

1 – La parola che più ti rappresenta?

Testarda.

2 – L’oggetto che più ti rappresenta?

Quei giochi a moto perpetuo per cui il movimento di una biglia scatena una reazione che non si ferma mai, senza bisogno di batterie.

3 – Il giorno più incredibile della tua vita?

La prima volta che ho cantato davanti ad un pubblico vero, avevo 19 anni, ero in Calabria, al Premio Mia Martini. Ho temuto che nessuno applaudisse alla fine del brano…

4 – Il giorno più impossibile della tua vita?

Il 6 aprile 2009, giorno del terremoto dell’Aquila, ricordo ancora il forte rumore di quell’istante e l’odore della polvere mentre cercavo di rintracciare tutti i miei amici e parenti.

5 – Il libro che non avresti mai voluto leggere?

Sono stata fortunata, non mi sono mai imbattuta in un libro brutto.

6 – Il libro che vorresti non avere ancora letto, per poterlo leggere come se fosse la prima volta?

Fiona di Covacich. Trovo che narri situazioni ed emozioni molto comuni al giorno d’oggi, ma in una prosa accattivante e per niente banale.

7 – Una cosa insopportabile?

La maleducazione.

8 – Una cosa indimenticabile?

Il giorno del mio matrimonio.

9 – La strada che preferisci?

La strada che dalla statale sale fino a casa di mio nonno passando per l’Aia di Corbellino di Fagnano Alto, a pochi minuti da L’Aquila. Strada che ho percorso ogni anno della mia vita, con ogni mezzo possibile, dal triciclo alla bici, dallo scooter alla macchina, e anche con un trattore.

10 – Il verbo che odi?

Fingere.

11 – La musica che non ascolti?

La musica è un mezzo di comunicazione che deve parlare al cuore. Spaziando tra tutti i generi musicali, io ascolto tutto ciò che muove le mie emozioni e i miei pensieri in maniera diretta, senza filtri. Il resto non fa per me.

12 – Lo strumento che non conosci?

La batteria, ma conto di rimediare presto!

13 – La canzone che non smetteresti mai di ascoltare?

La Cura di Battiato.

14 – Se sei scaramantica rispondi alla quattordicesima domanda, altrimenti fermati alla numero tredici. Comunque, eccola. Il tuo brano “Qualcosa di Speciale” è…

Vorrei che fosse un’esplosione di emozioni per ogni persona che lo ascolta, come lo è per me. Non importa quali emozioni, perché ciò che è speciale per me può non esserlo per qualcun altro, ma qui sta il bello. E spero che la mia voce riesca a veicolare questo potente messaggio.

15 – Se hai risposto alla 14 (e quindi non ti sei fermata alla numero 13), a chi dedichi “Qualcosa di Speciale”?

A tutti quelli che, come me, non hanno mai mollato.