I videogame Lego sono sempre stati uno strano ibrido. Sono in giro ormai da una ventina d’anni, e non hanno mai cambiato granché la loro formula, cioè quella di essere versioni semplificate di altri giochi, e raccontare versioni alleggerite di altre storie. Mi spiego meglio. I giochi basati sui personaggi Lego raccontano Star Wars, Batman o Indiana Jones, e sono una specie di parodia ufficiale di questi personaggi straconosciuti. Probabilmente lo sapete, del resto hanno fatto pure il film The Lego Movie.

Ma il primo, originale videogame Lego era dedicato a Guerre Stellari. È stato Lego Star Wars a far partire tutto quanto. E oggi è Lego Star Wars a dover risollevare le sorti del mondo videogame Lego.

Un gioco Lego, ma enorme

Eh sì, perché è uscito questo Lego Star Wars: La saga degli Skywalker, che promette di riraccontare nientemeno che tutta la saga della tripla trilogia di Star Wars, o forse si dice ennealogia, non so. Comunque c’è tutto, da quando il giovane Obi Wan Kenobi incontra il giovanissimo Anakin Skywalker, fino allo scontro finale tra Rey e l’imperatore fulminante, o fulminato non so. Però tutto in stile Lego, quindi senza drammi e al contrario con molte battute e molta ironia.

Eravamo stufissimi di questi videogame Lego, intendiamoci. Non se ne poteva più. Ne usciva tipo uno ogni sei mesi ed erano tutti uguali, e sempre peggio. Cioè sembravano roba per i bambini, ma in senso negativo. Tipo, avete presente quando da piccoli vi fanno bere la Coca-cola allungata perché, se no, troppi zuccheri tutti insieme? Ecco, quei videogiochi erano un po’ la stessa cosa: servivano per fare giocare i bambini senza però grande sostanza. Invece questo nuovo Lego Star Wars dimostra che si può fare un gioco che non è troppo difficile, che ha un tono leggero, ma che è anche un signor gioco. Gigantesco, tutto da esplorare, pieno di sorprese e di modi diversi di giocare. Un gioco anche intelligente, perché l’ironia è intelligenza.

E quindi, non sappiamo se questo Lego Star Wars sarà il rilancio dei videogame Lego, oppure l’ultimo canto del cigno della serie. Però ce lo godiamo, e questo ci basta.