Maturità 2019: Istruzioni per l’uso

di Lorenzo Paolantonio

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Maturità 2019: Istruzioni per l’uso

L’esame di maturità è da sempre l’ultimo step che separa gli studenti delle scuole superiori dal diploma.

La maturità 2019 però sarà molto diversa rispetto a quella degli anni precedenti, nonostante sia come sempre composta da una prima e una seconda prova – entrambe provenienti direttamente dal ministero – e da un colloquio orale davanti alla commissione. Tra le più importanti novità ci sono la seconda prova multidisciplinare e l’orale senza tesina. Il 31 maggio il Miur (Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca), ha dichiarato che i nomi dei commissari esterni erano arrivati nelle segreterie, mentre per la pubblicazione online (dunque, per gli studenti, la possibilità di conoscerli) si sarebbe dovuta attendere la data del 3 giugno.

Per agevolare i maturandi e accompagnarli a un esame il più chiaro e conoscibile possibile, il Ministero ha fissato quattro date ufficiali in cui si sarebbero svolte le simulazioni di prima e seconda prova.

MATURITÀ 2019, COME CAMBIA:

Due prove scritte e un colloquio orale. Questo il nuovo Esame”, ecco quello che ha scritto il Miur in un comunicato stampa. La terza prova è stata abolita – con grande gioia degli studenti – mentre rimarranno in gioco la prima prova di italiano e la seconda prova, basata su una o più materie caratterizzanti per ogni indirizzo; infine ci sarà anche l’orale, cioè la fase finale dell’esame, che sarà diverso da quello svolto negli anni precedenti.

Le novità della nuova maturità sono state introdotte dalla riforma e ribadite dalla circolare Miur che ha definito argomenti e struttura della seconda prova. Cambiano i requisiti per l’ammissione all’esame: Invalsi e alternanza scuola lavoro non sono obbligatori per l’ammissione, lo saranno solo a partire dalla prossima maturità. Cambia anche la prima prova: gli studenti potranno scegliere una tra sette tracce totali così suddivise: due analisi del testo, tre tracce di testo argomentativo, due temi d’attualità. Cambia infine la seconda prova, che diventa multidisciplinare, mentre all’orale sparisce la tesina.

  1. DATE MATURITÀ 2019:

  • Prima prova maturità 2019: mercoledì 19 giugno
  • Seconda prova maturità 2019: giovedì 20 giugno

Non si sa esattamente quando inizieranno gli orali poiché la decisione viene presa singolarmente dalle scuole. C’è chi inizierà i colloqui uno o due giorni dopo la seconda prova, chi invece qualche giorno dopo ancora.

  1. AMMISSIONE ALL’ESAME DI MATURITÀ 2019:

A decidere l’accesso o l’esclusione dall’esame di maturità sarà il Consiglio di classe che, durante gli scrutini di giugno, verificherà il raggiungimento di determinati obbiettivi da parte dello studente, quali:

  • Il voto in tutte le materie deve essere sufficiente (però “nel caso di votazione inferiore a sei decimi in una disciplina o in un gruppo di discipline, il consiglio di classe può deliberare, con adeguata motivazione, l’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo”)
  • Il voto in condotta non deve essere inferiore al 6
  • Le assenze non devono superare un quarto del monte ore annuale

Chi ha tutti i requisiti per essere ammesso all’esame sarà considerato idoneo ad affrontare la maturità 2019.

  1. PRIMA PROVA MATURITÀ 2019:

La prima prova per la maturità del 2019 si svolgerà mercoledì 19 giugno 2019. Il giorno del primo scritto di italiano, che sarà uguale per tutti i maturandi indipendentemente dall’indirizzo di studio, andrà scelta una traccia tra quelle messe a disposizione del Miur, da svolgere in un massimo di sei ore con il solo aiuto del vocabolario d’italiano.

Sebbene la prima prova dell’esame di Stato 2019 non sia quella più temuta, è bene prepararsi ad affrontare le diverse tracce, considerato anche che quest’anno tra i temi di italiano c’è la novità del testo argomentativo. Le tracce predisposte dal Miur sono 7 divise in tre categorie e tra queste gli studenti ne dovranno scegliere una, secondo le loro competenze e la loro sensibilità.

  • Prima prova maturità, tipologia A:

Traccia dell’analisi del testo: il Miur propone due possibili analisi del testo, che possono essere un brano di prosa o una poesia di un autore italiano vissuto nel periodo compreso dall’Unità d’Italia ad oggi. Il maturando dovrà scegliere quale delle due tracce analizzare.

  • Prima prova maturità, tipologia B:

Testo argomentativo, traccia novità del 2019. Questa tipologia presenta a sua volta tre tracce che possono essere di ambito: artistico, letterario, filosofico, storico, economico, sociale, tecnologico, scientifico. (In questo tipo di traccia lo studente dovrà scegliere di quale argomento parlare e in che modo svilupparlo).

  • Prima prova maturità, tipologia C:

Traccia del tema di attualità: è il “tema d’ordine generale”. Quest’anno il Miur fornirà due tracce d’argomenti “vicini alle esperienze dei maturandi”.

  1. SECONDA PROVA MATURITÀ 2019:

Il secondo scritto della maturità 2019 è diverso per ogni indirizzo di studio e si svolge nello stesso giorno in tutta Italia. Ogni anno, entro la fine di gennaio, il Miur sceglie le materie della seconda prova per ogni liceo, istituto tecnico e istituto professionale ed elabora le tracce. La seconda prova potrà essere multidisciplinare e comprendere, quindi, tutte le materie caratterizzanti di un indirizzo di studio. (I maturandi del liceo scientifico dovranno infatti affrontare una seconda prova sia di matematica che di fisica, quelli del classico una prova mista di latino e greco ecc….)

Il giorno dell’esame di maturità ogni scuola riceverà i compiti specifici per i maturandi.

Le novità della seconda prova 2019 non riguardano solo le materie oggetto dello scritto, ma anche la struttura. Ad esempio la prova del liceo classico sarà divisa in due parti, una tradizionale di traduzione e un’altra di comprensione. Le novità della seconda prova riguardano anche gli istituti tecnici e professionali.

Per garantire una valutazione più omogenea, il Miur ha definito delle griglie di valutazione che i commissari dovranno usare in sede di correzione degli scritti. Tutti i maturandi che frequentano un determinato percorso di studi dovranno svolgere le stesse tracce; ad esempio, tutti i maturandi dello scientifico si confronteranno con gli stessi problemi e quesiti di matematica, così come tutti gli studenti del classico dovranno tradurre la stessa versione di greco, a seconda della scelta del Miur.

Cambiando le tracce in base all’indirizzo di studi, cambia anche la durata della prova che non è uguale per tutti ma viene specificata dal Ministero e indicata in calce alla traccia stessa.

  1. PROVA ORALE E RELAZIONE SULL’ALTERNANZA SCUOLA LAVORO:

L’orale è l’ultima prova dell’esame e si svolge davanti a tutta la commissione (proprio per questo è considerata una delle prove che mette più ansia): il maturando deve rispondere alle domande dei commissari interni ed esterni, in una sorta di maxi interrogazione nella quale verranno poste domande sull’intero programma dell’ultimo anno. Fino all’anno scorso gli studenti potevano iniziare con l’esposizione della tesina. Quest’anno il colloquio invece inizierà con la predisposizione da parte della commissione di un numero di buste chiuse pari al numero dei candidati più due. Il presidente della commissione estrarrà tre buste e il candidato dovrà sceglierne una. Le due buste in più ovviamente servono a far sì che anche l’ultimo interrogato possa scegliere tra tre buste. A preparare le buste chiuse è la commissione d’esame a partire dagli argomenti affrontati nelle varie materie nel corso dell’anno scolastico.

Lo studente dovrà:

– Analizzare testi, documenti, esperienze, progetti, problemi affinché la commissione verifichi l’acquisizione dei contenuti e dei metodi propri delle singole discipline, la capacità argomentativa e critica del candidato;

– Esporre, mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, l’esperienza di alternanza scuola-lavoro, ora chiamata “Percorso per le competenze trasversali e l’orientamento” (sic).

Il colloquio accerta anche le conoscenze e le competenze maturate dallo studente nell’ambito delle attività relative a “Cittadinanza e Costituzione”.

Il candidato dovrà dunque presentare – mediante breve relazione o elaborato multimediale – Le esperienze svolte nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali. Per la presentazione si potrà utilizzare una mappa concettuale. Successivamente si passerà alle domande dei commissari e alla correzione delle prove scritte. In generale il colloquio orale dura circa 40 minuti nel suo complesso… ma se la commissione è particolarmente stanca può durare meno. Speranza.

  1. COMMISSARI MATURITÀ 2019:

La commissione di maturità è mista per tutte le scuole italiane, quindi sarà formata anche da docenti provenienti da altri istituti, i cosiddetti “commissari esterni”; più precisamente: tre commissari esterni, tre interni e un presidente di commissione esterno. A stabilire quali docenti saranno esterni è il Miur che a fine gennaio ha comunicato le materie di seconda prova e quelle di cui si occuperanno i docenti esterni delle commissioni durante l’esame; non rimane che scoprire la loro identità, consultando le liste con i nominativi online. A questo punto è dunque possibile informarsi sui professori esterni, indagare un po’ tra chi potrebbe conoscerli per sapere se e quanto sono severi e quali sono gli argomenti su cui sono più fissati o su cui fanno più domande.

  1. COME VIENE ASSEGNATO IL VOTO E NOVITÀ SUI CREDITI:

Ci sono novità anche per il voto d’esame: sarà dato più valore all’andamento scolastico durante gli ultimi tre anni di superiori, anche se il giudizio finale resterà in centesimi: i crediti scolastici che gli studenti possono accumulare passano infatti da 25 attuali a 40, attribuendo così un maggior peso, nell’ambito dell’esame, al percorso scolastico.

I 40 punti sono così distribuiti:

  • max 12 punti per il terzo anno;
  • max 13 punti per il quarto anno;
  • max 15 punti per il quinto anno.

Dato che il terzo scritto sarà abolito cambieranno anche i punteggi da assegnare alle prove: mentre prima era previsto un punteggio massimo di 15 punti per ognuno dei tre scritti e un massimo di 30 punti per l’orale, a partire dalla maturità 2019 è prevista l’assegnazione di un massimo di 20 punti sia per la prima prova sia per la seconda prova e di 20 punti per il colloquio. Il voto della maturità si ottiene sommando le valutazioni conseguite delle singole prove ai crediti ottenuti nel triennio di scuola superiore. Il punteggio viene espresso in centesimi ed il voto minimo è 60/100, che corrisponde alla sufficienza. Dunque, per fare il calcolo del tuo voto di Maturità hai bisogno delle seguenti informazioni:

  • Crediti formativi ottenuti nel triennio: Possono andare da un minimo di 22 a un massimo di 40 punti.
  • Voto della prima prova: Può andare da un minimo di 0 a un massimo 20 punti.
  • Voto della seconda prova: Può andare da un minimo di 0 a un massimo 20 punti.
  • Voto del colloquio orale: Può andare da un minimo di 0 a un massimo 20 punti.

FONTI: www.studenti.it e www.orizzontescuola.it