Scuola: dalle nuove chiusure alle mascherine

di Valerio Fiormonte

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Scuola: dalle nuove chiusure alle mascherine

Nuove chiusure, dagli asili nido alle superiori, zone rosse, sprechi di mascherine: gli aggiornamenti settimanali sulle situazioni scolastiche di alcune Regioni.

Alto Adige: di nuovo tutti in DAD

Si chiude di nuovo tutto nella Provincia Autonoma di Bolzano: da lunedì 8 febbraio, infatti, gli studenti delle scuole medie e delle scuole superiori tornano a seguire le lezioni al 100% in DAD (Didattica A Distanza); a seguire, da giovedì 11 febbraio, anche i bambini delle scuole elementari.

Successivamente alle vacanze di Carnevale (15 – 21 febbraio), dovrebbero rientrare a scuola le classi elementari e medie (previe ulteriori ordinanze in caso di un nuovo aumento di contagi); per quanto riguarda le classi superiori, invece, non si parla di rientro fino a Marzo.

Sicilia: test a campione nelle scuole superiori

Il Governatore della Regione Sicilia, Nello Musumeci, ha deciso di portare avanti una strategia per contenere la diffusione del virus: test a campione sugli studenti e test mensili sul personale scolastico.

Le Asp (Aziende sanitarie provinciali) stabiliranno dei piani di sorveglianza e somministrazione di test per monitorare i contagi insieme alle Uscas (Unità speciali di continuità assistenziale scolastica); il campionamento casuale sugli studenti delle scuole superiori, che rientrano in classe da Lunedì 8 Febbraio al 50%, avverrà tramite la somministrazione di test antigenici e sarà mirato soprattutto all’identificazione di soggetti asintomatici.

Abruzzo: precipita la situazione a Pescara

Il Governatore della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha emanato un’ordinanza che prevede, da lunedì 8 Febbraio per la durata di due settimane, il ricorso alla DAD al 100% per tutte le scuole superiori.

A ciò si aggiunge il fatto che a Pescara l’emergenza Covid non accenna a placarsi: il Sindaco, Carlo Masci, ha pertanto deciso di chiudere tutte le scuole di ogni ordine e grado, dalla materna alle superiori, dall’8 al 16 Febbraio.

In un post su Facebook, Masci ha comunicato e spiegato ai cittadini le sue decisioni a riguardo:

Dopo aver ricevuto una nota da parte dell’Asl di Pescara in cui, a seguito dell’espansione del contagio negli ultimi giorni nella fascia d’età compresa tra 3 e 12 anni, soprattutto all’interno delle scuole, dovuta alla variante inglese del coronavirus, mi si invitava a prendere misure urgenti e straordinarie per tutelare la salute dei ragazzi, ho disposto con ordinanza la sospensione della didattica in presenza per tutte le scuole, pubbliche e private, infanzia, elementari e medie, dall’otto al sedici febbraio, per effettuare una adeguata sanificazione di tutte le strutture.”

I contagi, infatti, per la fascia d’età 3-12 anni sono passati in pochi giorni dal 4 al 14%.

Il Sindaco aggiunge poi che, insieme alla Asl, si proseguirà con la somministrazione di test di massa su alunni, insegnanti e personale Ata.

Umbria: provincia di Perugia in zona rossa

La Regione Umbria, venendo incontro alle richieste di numerosi sindaci della provincia di Perugia, ha stabilito la zona rossa.

In aggiunta, è stata decisa la chiusura totale delle scuole da lunedì 8 febbraio: dagli asili nido alle scuole superiori, tutti quanti in DAD.

I comuni interessati dal provvedimento sono in totale 65: 59 in provincia di Perugia e 6 in provincia di Terni.

Lazio: problema mascherine

Nel Lazio, a dispetto di una situazione sanitaria discretamente sotto controllo, il problema principale riguarda l’utilizzo delle mascherine in classe: queste, distribuite dagli enti locali, non vengono utilizzati nell’80% dei casi; anzi, in molti casi vengono direttamente buttate.

La motivazione principale, stando alle dichiarazioni di un sondaggio posto a studenti e famiglie, è che sono ritenute scomode da indossare.

Inoltre, sono maleodoranti e non vengono percepite come sicure: il risultato è che si preferiscono quelle comprate in autonomia.

Lo spreco non è però solo a livello materiale, ma anche economico: a quanto si apprende, infatti, la Regione sta investendo ingenti somme di denaro per assicurare la distribuzione gratuita dei dispositivi di protezione ai suoi studenti.

Lombardia: allarme nel Bresciano

A Corzano, in provincia di Brescia, 1 persona su 10 è positiva al virus (140 contagiati su 1400 abitanti): di questi, il 60% sono studenti della scuola materna ed elementare, che hanno contratto la variante inglese del virus e l’hanno trasmessa ai famigliari.

Il Sindaco, che aveva già preventivamente chiuso le scuole, parla di una proroga obbligatoria da lunedì 8 febbraio a fronte dei tamponi di richiamo.