Noyz Narcos Enemy

di Michele R. Serra

Recensioni
Noyz Narcos – Enemy

Era già tutto chiaro, nel momento dell’uscita del primo singolo Sinnò me moro.

C’era il campione di Gabriella Ferri tagliato da Night Skinny, che ci riportava alle grandi appropriazioni della storia del rap italiano, da Kaos sui Corvi a Marracash su Gianni Togni. C’era una strumentale ipnotica, c’era la voce di uno dei più grandi MC della storia italiana. C’erano rime aggressive e commoventi, dolci e ciniche, che raccontavano forza e debolezze.

Un pezzo sincero e perfetto.

Il nuovo disco di Noyz è tutto perfetto. Si intitola Enemy, arriva a tre anni di distanza dal meraviglioso, western-eggiante Localz Only con le produzioni di Fritz da Cat, non ha dentro Fritz (purtroppo) ma le strumentali sono tutte di altissimo livello, soprattutto con Sine e Night Skinny. Per essere uno che si vanta del suo essere grezzo, Noyz sembra aver lavorato di precisione: Enemy è fatto di incastri perfetti di rime, atmosfere, ospiti.

Tipo. Cosa c’entra Coez con Noyz? Niente, diceva la gente. Invece è perfetto – ancora – sul ritornello di Sputapalline, un altro pezzo a metà tra la violenza e la nostalgia, un altro pezzo in cui la vita di strada (scusate l’espressione) diventa metafora dell’esistenza tutta. Si potrebbe scrivere un articolo solo di citazioni, ripetendo le rime eccezionali che ci sono dentro Enemy. Ma quello lasciamolo ai commenti su youtube. Invece continuiamo a dire perché questo disco è perfetto, indipendentemente da quanti anni hai, indipentemente da qual è il rap con cui sei cresciuto, perfino dall’ambiente in cui sei cresciuto.

Noyz Narcos è uno di quei rari MC a cui basta la voce, il flow, l’attitudine. Come Rakim, Method Man, MF Doom, dite voi. Però dentro Enemy c’è molto di più. Dietro le punchline c’è un sacco di malinconia, ad esempio. Decidete voi se è roba adolescenziale fuori tempo massimo o maturità arrivata troppo presto, non importa. Sicuramente a Noyz non importa. Però gli importa moltissimo di chi ascolta. Si sente, quando ascolti Enemy.

Ah, l’artwork di Scarful per la copertina è perfetto. Anche quello.