Il nuovo film di Aldo Giovanni e Giacomo è pieno di poesia e buonsenso. Una storia godibilissima e spesso molto comica, come dalla migliore loro tradizione.

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L’abbiamo accolto con un po’ di trepidazione. Aldo, Giovanni, Giacomo li abbiamo visti nascere e crescere molto da vicino, condividendo con loro alcune delle più belle avventure. Per questo ci premeva molto che questo film – l’undicesimo, ci pare – fosse sugli standard dei loro migliori. E così è. Il trio festeggia il ventitreesimo anno nelle sale con una storia gioiosa, divertente, solare e persino piena di speranza per il futuro, cosa rara di questi tempi. Così che quando scorrono i titoli di coda (e lì può spuntare addirittura una furtiva lacrima) ci viene da pensare: insomma, non siamo poi così irrecuperabili, noi “disastrosi” uomini contemporanei.

Per chiarezza e a scanso di equivoci (quando si parla di buoni contenuti in un film, a volte si teme di divertirsi meno): il film fa molto ridere, e non una volta sola: è una risata che dura. Non come i Maya nel film (Giovanni: – Eh, ridiamo, ridiamo! Ridevano anche i Maya e…si sono estinti!). Odio l’estate diverte come quando Aldo Giovanni, Giacomo si divertono tanto loro e quindi divertono tantissimo gli altri.

Un’ultima cosa: siamo del parere che queste opere, popolari e intelligenti allo stesso tempo, facciano bene a tutto il Paese.

Andate a vedere Odio l’estate e vogliate sempre più bene a Aldo Giovanni e Giacomo, ché se lo meritano e ce li meritiamo, noi tutti che li amiamo da sempre.