Si può ridurre l’orario scolastico? (Anche causa Covid?)

di Valerio Fiormonte

News - Scuola

La gestione della pandemia Covid-19 passa anche e soprattutto dalla scuola, da sempre uno dei luoghi di maggior contagio.
Organizzare la vita scolastica di ogni singolo istituto al fine di evitare potenziali situazioni di pericolo anche al di fuori di esso è una priorità da quando le scuole hanno riaperto i battenti: motivo per cui non tutte le classi entrano ed escono allo stesso orario.

Orario scolastico e impatto sociale

L’ingresso e l’uscita “a scaglioni” hanno l’obiettivo di evitare assembramenti tra gli alunni davanti al cancello dell’edificio, ma anche assembramenti al di fuori del contesto scolastico: soprattutto nei licei, gran parte degli studenti raggiunge e va via dal luogo di istruzione utilizzando i mezzi pubblici.
Questo va a condizionare non solo la vita scolastica, ma anche e soprattutto quella delle altre persone che si spostano su autobus e metro in orari coincidenti a quelli studenteschi.
Ripensare e rimodellare il modus vivendi della scuola in relazione alla gestione della pandemia significa quindi anche avanzare proposte sulla modifica della durata degli orari di lezione: allo stato attuale, ogni singola lezione scolastica dura dai 45 minuti ad un’ora (escludendo i casi di ore attaccate).
La domanda che è stata posta ultimamente da un po’ tutti i componenti dell’universo scolastico è: sarebbe possibile diminuire l’orario scolastico delle singole lezioni?

Riduzione orario scolastico: le FAQ del Ministero

Sul sito del Ministero dell’Istruzione, alla sezione dedicata proprio alla gestione ed all’organizzazione del rientro scolastico, tra le varie FAQ scritte ad inizio Settembre ne è stata inserita una riguardante proprio questo argomento.
Nella risposta si legge chiaramente che: “La modulazione del tempo scuola, comunque in conformità alla normativa vigente, è rimessa all’autonomia organizzativa delle singole istituzioni scolastiche che, in ragione delle specifiche situazioni di contesto (esigenze delle famiglie, mobilità degli studenti, gestione territoriale dei trasporti), possono ricorrere a forme di flessibilità. La flessibilità non può però comportare la riduzione dell’offerta formativa prevista dagli ordinamenti scolastici”.
Pertanto, ridurre gli orari scolastici per motivi organizzativi legati alla gestione territoriale e non della pandemia sì, ma ridurre l’offerta formativa chiaramente no: il programma formativo di ogni materia scolastica prevede annualmente (anche in tempi “di pace”) il raggiungimento di obiettivi minimi; che questi vengano raggiunti con lezioni di 45 minuti o di un’ora poco importa.

Orario scolastico: chi decide se cambiarlo?

Ma all’interno di un’istituzione scolastica, chi è che decide la rimodulazione dell’orario delle lezioni?
Il Consiglio d’Istituto, composto dal Dirigente Scolastico e rappresentanti dei docenti, del personale amministrativo, degli studenti e dei genitori, dà l’approvazione all’eventuale modifica, ma la proposta viene di norma avanzata dal Collegio docenti tramite votazione (di solito per motivi didattici o come in questo caso di gestione ed organizzazione).