Amico Mio.

Il Censimento Incombe.

Al Momento Intendo Considerare Inefficace Al Mutuo

Interesse Codesta Iniziativa, Avendo Manifestato

Inequivocabili Contraddizioni Intrinseche.

Anzi, Maliziosamente Immagino Che Incontreremmo

Assai Minori Intoppi Confessando Improbabili

Ammanchi Monetari, Inventando Cessioni Indebite,

Autodenunciando Movimenti Illeciti, Contributi Inevasi.

Avere Mostrato Invece Comportamenti Irreprensibili

– Anche Moralmente Intendo – Comporta Irrilevanti

Agevolazioni, Mentre Intanto Ci Interdicono Al

Matrimonio!

Io Ci Impazzisco.

Ancora Mi Illudo (Colpevole Ingenuità) Aspettando

Maniacalmente Il Cambiamento Imminente.

Ancora Mi Incazzo, Certo, Incontrando Antichi

Moralismi, Ignobili Censure, Insulse Argomentazioni

Medievali.

Io Chiedo – Insomma – Alcune Minime Innovazioni

Costituzionali. Improrogabili, Aggiungo.

Ma Invece Continueranno Indisturbati A Mortificarci

Ingiustamente, Chiamandoci “Invertiti, Anormali, Malati,

Inumani, Contronatura”.

Io Allora Mi Interrogo: Come Impedire Altre Mostruose

Ignominie? Chi Invocare Ancora? Madrileni Indignati?

Cattolici Illuminati?

Arrendiamoci, Marco. Il Censimento Impone Altri

Modelli, Ipocritamente Consoni. Inutile Arrovellarsi.

Metterò “Inquilino Convivente In Amicizia” .

Mio Innamorato, Comprendimi.

Io.


Daniele Silvestri


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Smemoranda 2013


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