Amico Mio.
Il Censimento Incombe.
Al Momento Intendo Considerare Inefficace Al Mutuo
Interesse Codesta Iniziativa, Avendo Manifestato
Inequivocabili Contraddizioni Intrinseche.
Anzi, Maliziosamente Immagino Che Incontreremmo
Assai Minori Intoppi Confessando Improbabili
Ammanchi Monetari, Inventando Cessioni Indebite,
Autodenunciando Movimenti Illeciti, Contributi Inevasi.
Avere Mostrato Invece Comportamenti Irreprensibili
– Anche Moralmente Intendo – Comporta Irrilevanti
Agevolazioni, Mentre Intanto Ci Interdicono Al
Matrimonio!
Io Ci Impazzisco.
Ancora Mi Illudo (Colpevole Ingenuità) Aspettando
Maniacalmente Il Cambiamento Imminente.
Ancora Mi Incazzo, Certo, Incontrando Antichi
Moralismi, Ignobili Censure, Insulse Argomentazioni
Medievali.
Io Chiedo – Insomma – Alcune Minime Innovazioni
Costituzionali. Improrogabili, Aggiungo.
Ma Invece Continueranno Indisturbati A Mortificarci
Ingiustamente, Chiamandoci “Invertiti, Anormali, Malati,
Inumani, Contronatura”.
Io Allora Mi Interrogo: Come Impedire Altre Mostruose
Ignominie? Chi Invocare Ancora? Madrileni Indignati?
Cattolici Illuminati?
Arrendiamoci, Marco. Il Censimento Impone Altri
Modelli, Ipocritamente Consoni. Inutile Arrovellarsi.
Metterò “Inquilino Convivente In Amicizia” .
Mio Innamorato, Comprendimi.
Io.