Tranquilli, tranquilli, son sempre io; è che cuccare sta diventando troppo un casino. D’estate, per esempio, cuccare, fare adeschescion di sfitinzie una volta era roba troppo da ridere, oggi, invece… Sì, perché tu vedevi tutti questi cucadores sbarbatelli che facevano l’autostop con uno zaino che sembrava un monolocale. Se cuccavano succedeva per un surplus di tenerezza. Ora le cose sono cambiate. Li ho visti io, a Rimini, questi cucadores della new generation con un pacchettino piccolo così in una mano. M’hanno detto che era un sacco a pelo liofilizzato, che se lo butti in acqua ti viene fuori un letto matrimoniale, con baldacchino e comodini incorporati. Troppo scarso! E con le straniere? Ueh, con quelle lì è diventato un lavoro, peggio che timbrare il cartellino: sì, una roba troppo scientifica. Sì, perché una volta bastava lumarle very diritte negli occhi e zacchete, era fatta! Oggi invece, le devi appiovrare e cuccartele in un bel ristorantino e scucire una cena troppo intima. Che le sfitinzie d’oltralpe ti fanno fare delle figure d’uno scarso esagerato. Le inglesi, che sono le più schifiltescion, per mangiare le cozze usano le pinze! Le americane sono ancora più urru-urru; loro le cozze le aggrediscono con coltello e forchetta. Tu glielo dici: “Ueh, sfitinzia gastronoma, guarda che devi usare le mani!” E lei ti guarda troppo oca e ti risponde che le mangerebbe anche con le mani, che le fa schifo toccare l’animaletto che c’è dentro! Ma quelle troppo spietate sono le tedesche, perché loro le cozze le aprono col trapano Black & Decker! Quando si sparano gli spaghetti, poi, raggiungono il top, perché li tagliano col coltello e li tirano su col cucchiaio, Che tu le dici: “Me lo potevi dire che volevi le stelline in brodo!” Va finire che ti siedi a tavola che è mezzogiorno, e alle sette di sera tu sei lì con l’aperitivo in mano e la teutonica è alla terza cucchiaiata di pasta. Troppo scarso! E lâadeschescion in spiaggia? Anche lì il romanticismo dâun tempo se ne è andato per sempre. Basta occhiate languide, il bagno insieme e l’appuntamento per la sera. Ti succede quello che è successo a me, che ero lì da due ore, e lei ti guarda e io la guardo, e faccio una nuotatina e mi siedo più vicino a lei, e la riguardo e lei mi riguarda. Altra nuotata e stessa tecnica di prima… Che ero lì che stavo per attaccare discorso, che t’arriva una di quelle belle famigliole con madre, padre, dieci figli, diciotto cugini, sette suocere, ventiquattro zii e settanta nipoti che stendono le vele d’Azzurra e sopra ti ci sparano sei quintali di fusilli al ragù, tre ettolitri di barbera, duemila cotolette alla milanese, una piantagione di peperonata, melanzane ripiene, pomodori, dodici chitarre, sei mandolini e bevono, ridono, mangiano, e cantano very original napolitan songs! Oh, nel piccolo facevano già un bel festival dell’Unità. Troppo, troppo scarso!


Enzo Braschi


Vedi +

Smemoranda 1987


Vedi +