Elvis Presley è stato trovato morto nel bagno di Graceland, la sua casa di Memphis il 16 agosto del 1977.
Rimangono dubbi sulla sua morte per arresto cardiaco, forse una messa in scena per sfuggire a un’esistenza affascinante, ma distruttiva.
Due giorni dopo un certo John Burrows, incredibilmente somigliante a Presley, acquista un biglietto per il Sudamerica.
John Burrows era lo pseudonimo usato da Elvis nelle prenotazioni alberghiere per sfuggire ai fans e alla stampa.
Trovato morto nella vasca da bagno del suo appartamento parigino il noto cantante dei Doors Jim Morrison.
I referti medici ufficiali parlano di arresto cardiaco per overdose, ma non è stata eseguita alcuna autopsia.
In un’intervista il tastierista ex Doors Ray Manzarek, ha rivelato il desiderio di Jim di simulare la propria morte per trasferirsi alle Seychelles, luogo perfetto per sfuggire ai media e dedicarsi alla poesia.
La notte del 9 novembre 1966 Paul McCartney è vittima di un tremendo incidente stradale nel quale perde la vita.
Sconvolti dalla notizia e spaventati dalle conseguenze, George, John e Ringo decidono di seppellire Paul, occultandone la morte, per non sconvolgere il mondo e il futuro della band.
Dopo settimane di ricerche scelgono Billy Shears grazie alla somiglianza con Paul.
Viene sottoposto a numerosi interventi di chirurgia plastica che lo rendono identico a McCartney.
É bello pensare che dietro alla morte di questi personaggi del rock, già immortali per le loro canzoni, ci siano leggende che li fanno vivere ancora tra noi… ma non come ce li ricordavamo…
Infatti John Burrows vive a Belo Horizonte dove è diventato una leggenda del surf… probabilmente grazie al suo movimento di bacino!!!
Jim Morrison, soprannominato il “re lucertola”, se ne sta beato alle Seychelles a prendere il sole tutto il giorno… e chi lo ammazza!!!
Billy Shears ogni giorno, di nascosto, va a pregare sulla tomba di Paul McCartney ringraziandolo per aver reso incredibile la sua vita… Paul lo aspetta all’Inferno per riavere indietro tutti i soldi sui diritti d’immagine!!!
Che storia!