Dei delitti e delle pene… Di una redazione

di Smemoranda su 16 mesi - Smemoranda 1982





Una formula inconsueta
La Smemoranda quest’anno ha deciso di tacere. 
Per essere più chiari: la Redazione e i Collaboratori sono stati imbavagliati; penne, carta bianca, matite colorate e non, pennarelli, …via tutto. 
Parola d’ordine: non usare le mani né la bocca, ma farsi capire. 

Unica deroga un muggito sordo o un pigolio da emettersi esclusivamente in momenti di grande sforzo creativo o di massima ispirazione (allegheremo alla Smemoranda 83 una incisione su disco di plastichetta della colonna sonora, e ci perdoni l’Espresso per la sleale concorrenza). Punto di partenza: l’apocalisse non c’è, e allora? 
Allora vediamoti un po’, uomo senza apocalisse; quali sono le tue risorse, le tue ansie, i tuoi desideri segreti? 
Insomma, una sorta di autocoscienza sulla fine prevista, ma mancata. 

Mai è stato fatto errore più tragico. 
Un losco filo di speranza si è insinuato nella testa dei nostri, che, in un turbinio di ritagli, cartacce, carta igienica, kleenex, scottex casa, carta stagnola, scatoloni, sottilette kraft (le uniche che possono essere ingurgitate senza sforzo, data la loro inconsistenza per forma, colore e sapore), scatolette di montana, carne all’italiana e un vov ogni 3 ore, hanno sformato, pardon, sfornato una serie di immagini, rubacchiandole è vero a destra e a manca, ma sforzandosi caparbiamente di costruire un filo (e non un filetto, come continua a sostenere il redattore ricoverato a Niguarda – reparto stress – dopo i primi 105 giorni di lavoro), di dare un senso, di dire. 
Senza dire. 

Ma dire che cosa? 
Volevano forse insinuare, dopo gli sproloqui dello scorso anno, scusate, ci siamo sbagliati, finché c’è vita c’è speranza (BUAH!) ecc. ecc.? 
O hanno solo tentato di creare scompiglio comunicando la loro follia? 
Non ci è dato di saperlo. 
Hanno detto: più bel tacere non fu mai scritto. Già: tredici del nostri sono deceduti cammin facendo, undici sono stati ricoverati alla neuro (non si sa per quanto), e l’ultimo, sopravvissuto per caso a tanta strage, toltogli il bavaglio non ha trovato di meglio che darsi un potente morso alla lingua. La qual cosa gli ha provocato la perdita della stessa lingua, di tutti i denti e uno spostamento mascellare irreversibile. 
Si è rimesso il bavaglio. 
Questo è quanto. 
XXX


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