Don Chisciotte sprona Ronzinante,
Sancio Panza urla al mulo.
Il cavaliere dalla Trista Figura,
trasognato,
si liscia i baffi impomatati
e pensa a quella gran gnocca di Dulcinea.
D’improvviso si sveglia dal torpore
e punta il nodoso dito indice
contro un mulino a vento.
Giganti! – sbraita l’uomo in armi.
Stavolta lasciate perdere… – implora Sancio.
Don Chisciotte ignora il consiglio
e senza porre tempo in mezzo,
lancia in resta,
galoppa contro il nemico.
A trenta metri dall’obiettivo
un allarme scatta su On,
ulula una sirena bi-tonale,
dal mulino parte un raggio laser
e ammazza sia il cavallo che il mulo!
Fasci di luce illuminano gli sconosciuti,
mille raffiche di mitra arano il terreno
attorno a quel della Mancha.
Una cortina di lacrimogeni
fa piangere i due uomini.
Dal terreno spuntano due missili terra-terra,
un elicottero da guerra volteggia sugli intrusi
e una voce metallica dall’alto
ordina loro di lasciare la zona.
Cavaliere e scudiero si voltano
e scappano a gambe levate.
Questa volta Don Chisciotte
ha davvero esagerato:
è andato contro il “Mulino Bianco”.