Elogio del millepiedi

di Ettore Tibaldi su 16 mesi - Smemoranda 1997





(Testo ispirato a ELOGIO DELLA MOSCA – Myiasencomion – di Luciano di Samo – Sata, circa 1800 anni fa) Stampa Alternativa/millelire- Viterbo 1995)

Di nobilissima stirpe, antica piùdi 300 milioni di anni, i millepiedi continuano a dimostrarci quanto sia meglio tenere i piedi per terra. Basti confrontarli con gli uomini e gli altri Primati che barcollano su due sole zampe, come delle oche o delle galline senza ali. Oppure con i quadrupedi (dal cane alla lucertola) o con gli insetti che hanno solo tre paia di zampe. Occorre perdonare agli zoologi una grave distrazione: i millepiedi non hanno mille zampe, ma molto meno, e al massimo 170 paia. Del resto, spesso, i centopiedi ne hanno poche decine, e ancor meno… ma questa esagerazione deriva dall’entusiasmo che questi meravigliosi animali (i Miriapodi) hanno saputo suscitare nell’osservatore, e negli studiosi. Ogni segmento nel tronco dei millepiedi è formato ad anello e presenta ben due paia di zampe. Ogni anello è un cavallo di battaglia, che consente a tutto il corpo non solo elegantissimi movimenti ma anche una grande capacità dispinta che viene utilizzata per infilarsi nel terreno, sotto i sassi, trale dure scorze del legno. La disposizione degli anelli, lucidi e corazzati, permette in caso di pericolo di assumere posizioni di difesa: a palla, aspirale piana, a elica e di mantenere il corpo bloccato, immobile, tenacemente come surgelato fino a quando la minaccia è trascorsa. Se il nemico insiste, ecco entrare in azione sofisticati sistemi di guerra chimica: un vero arsenale di cànfore, chinoni, cianuri. Si son visti topi morire, rospi vomitare a lungo, ragni paralizzati per ore, dopo avere attaccato un millepiedi. La loro attitudine guerresca non viene meno durante la stagione degli amori. Anche le tecniche di corteggiamento e di accoppiamento sono ispirate a una grande e fiera efficienza. Nella maggior parte dei casi il maschio segue la femmina, le cammina sopra e poi l’avvolge a spirale fino a quando il suo settimo anello non si trova opposto al terzo anello dellas ua compagna. Mentre si uniscono i due calcolano esattamente questa coincidenza,e le zampette continuano a muoversi dando l’impressione che tutti e due camminino l’uno sul ventre dell’altro. Non mancano, tuttavia, i millepiedi timidi: alcuni maschi depongono pacchetti di spermatozoi. Le femmine, semplicemente, se li vanno a prendere seguendo fili-guida, di seta. In altri casi le uova si sviluppano anche senza fecondazione e quindi i maschi non si vedono proprio. Forse non esistono neppure. Questo stile di vita ha avuto un grande successo nel corso della storia naturale. Sono note, attualmente, ben diecimila specie diverse, catalogate in dieci ordini. In media, per ordine, mille. E non più mille.


Ettore Tibaldi


Vedi +

Smemoranda 1997


Vedi +