Caro arrivederci,
volevo dirtelo, non mi piaci molto.
Sei un po’ troppo pettinato, quasi formale e sì, sii sincero, te la tiri parecchio. A tratti fai il misterioso, ti metti una sciarpa, ti infili un cappotto e sparisci. Altre volte fai pure quello triste e sommesso, ti vesti da “addio”, oppure da “lasciami in pace”, e corri via. Quando arriva il tuo momento alcune persone si prendono male, io in primis. Mi assale subito una nostalgia incredibile, mi brucia la gola.
Ammettilo, quant’è bello dire il mio nome?
Quant’è bello dire semplicemente “ciao”?
C I A O, come Coraggio Infinito (di) Abbracciarsi Oltremodo. O Oltremare.
Mica per caso, anzi: ogni volta che qualcuno mi chiama, abbraccia disarmato qualcun altro, anche senza conoscerlo (poi va beh, qualche matto dice “salve”, ma non entro in merito).
Comunque, credo che potrei sostituirti una volta per tutte, e ti scrivo questa lettera proprio perché tu lo sappia. Dai, non sarebbe tutto più bello? Ogni incontro sembrerebbe un eterno incipit e un eterno finale, “che non si sa se finisce bene o se finisce male”, che anche quando arriva il caffè non ci si congeda per davvero, che anche quando ti rimetti il giubbotto si rimane insieme per un tempo indefinito, come dentro a una bolla di sapone, come in un cartone animato giapponese.
“Ciao, ci vediamo.”
“Allora ciao!”
“Ciao, stammi bene.”
Sarebbe come galleggiare in piscina, come una frase con tre puntini di sospensione, anzi, mettiamocene pure quattro…. Il mio nome è un’orchestra sinfonica che si accorda, è il profumo della colazione la domenica mattina quando tutti si ritrovano, è il rumore dei treni che arrivano alla stazione e le porte delle carrozze che si aprono, è la cornetta appiccicosa in una cabina telefonica mentre fuori piove e sei a piedi senza ombrello, è un ponte tra i canali di una Venezia di tanti anni fa, quando ancora ero conosciuto come s’cíao, perché al tempo era come dire “al vostro servizio”, era come dire “sono tuo”.
Del resto conoscersi è un “ciao”, è un Confido In Altre Occasioni quando un appuntamento va male, ma è pur sempre un arricchirsi, un Cercare Idee A Oltranza, un Credo In Amicizie Originali, un Comunque Io Amo Osservare.
You say Goodbye, and I say Hello!
Ciao.