Gigi sotto le coperte

di Max Pisu su 16 mesi - Smemoranda 2007





“Liberi tutti!”, detto così potrebbe dare un senso di giustizia, di libertà totale, parlo di libertà quella vera che, come dice un mio amico, oggi come oggi se la tira e si concede a pochi… Invece in me “Liberi tutti!” evoca dei brutti ricordi…

Mi riferisco a qualche anno fa, in quei caldi pomeriggi d’estate passati in cortile a giocare. Il più delle volte passavamo le ore a correre dietro a un pallone da prendere a calci, fino a che mandavamo in frantumi il vetro del primo piano ed eravamo costretti a scappare, con il signor Croci (quello del primo piano) che ci correva dietro per prendere a calci noi. Quindi rimasti senza pallone si ripiegava su altri giochi, primo su tutti: il Nascondino. I miei amici facevano contare quasi sempre a me e loro si nascondevano. Del resto mi dicevano sempre che io per loro “contavo” molto. Di solito mi facevano contare fino a un milione e duecentocinquanta mila… c’erano ancora le vecchie lire… Iniziavo alle due e mezza e finivo intorno alle tre e un quarto, tre e venti…

Mi ricordo una volta: “…lioneduecentocinquantamila… io vengo! Chi è fuori è fuori e chi è sotto è sotto! Tanto so dove siete! Io vi vedo! (tiravo fuori il binocolo) vi ho visti! Siete dietro le cabine del telefono magari?! No eh…?! (prendevo il TuttoCittà) Tanto so dove siete!… lo so… dove siete… Ma dove cacchio siete?!”

Anche perché ormai erano le nove e un quarto di sera!

A quel punto c’era un signore fuori da un bar che mi chiama e mi fa: “Ragazzino!” e io “Sì?”, “Guarda che i tuoi amici sono andati a casa!”, “Ma, adesso?!”, “No, dalle due e mezzo”.

Sapete cosa ho fatto? Quella volta ho deciso di non arrendermi. Sono andato a casa loro e ho citofonato a tutti, uno ad uno!
“Signora c’è Gigi? Me lo sveglia?! UN DUE TRE GIGI SOTTO LE COPERTE!” e poi ancora…

“Buona sera, mi scusi signora se sono le dieci e mezza…c’è il Gianca?…UN DUE TRE GIANCA CON LA RIGA DEL CUSCINO SULLA FACCIA!” e così via…

Poi per ultimo sono andato sotto casa del mio nemico numero uno, cioè, non ho ancora capito se era il mio peggior amico o il mio miglior nemico, Simone. Simone era bravo a scuola, forte a pallone, un campione a biglie, batteva tutti a lotta e piaceva alle ragazzine. Una volta a scuola, all’intervallo mi ha fatto un brutto scherzo. Io avevo una bottiglia da mezzo litro di latte, lui me lo ha bevuto tutto e ha riempito la bottiglia di Vinavil. Poi mi prendeva in giro: “Dai che ti piace! Hanno visto tutti che hai cominciato a bere, ti sei attaccato alla bottiglia e non ti sei staccato più!”

Vabbe’, sentivo che era giunto il momento di vendicarmi ho citofonato: “Signora…non si arrabbi la prego… eh lo so che è tardi, è la una e venti lo so, mi scusi ancora ma è una questione di vita o di morte! …C’è Simone?… Come è giù?!?!” Ho messo il silenziatore alla pistola… era la una e venti, non volevo svegliare tutti…
Lui probabilmente, non so se calandosi dalla finestra, oppure paracadutato da un aliante, o usando il tele trasporto, sta di fatto che è comparso alle mie spalle e: LIBERI TUTTI!!!!

Da quella volta mi sono detto: basta non conterò mai più! La volta successiva mi sono nascosto, sono stato bravissimo. Mi sono nascosto talmente bene che mi hanno trovato dopo tre giorni! Ho messo in difficoltà polizia, carabinieri, protezione civile. E anche i pompieri hanno fatto una fatica bestiale a tirarmi fuori dalle cassette della posta!
L I B E R I  T U T T I !!!!!!!!!!!!!!!!!


Max Pisu


Vedi +

Smemoranda 2007


Vedi +