Girare pagina voltare frittata

di Walter Fontana su 16 mesi - Smemoranda 2002





A proposito di girare pagina, ecco un dialogo colto al volo in un ristorante di Milano, primavera 2001, giorno di lavoro, ora di pausa.

“Senta dottore, vengo subito al sodo. Abbiamo chiamato lei perché lei è un genio.”
“ Non esageriamo”
“Sì sì, usiamo la parola: genio. Come lei sa questo ristorantino è un locale nato con soldi riciclati dalla camorra. Ora, senza rinunciare al nostro standard qualitativo, vorremmo apportare un deciso cambio all’immagine grazie a lei. Un’operazione strategica.”
“Sì.”
“Cioè: oggi il consumatore fa confusione, collega tutto insieme. Il ristorantino, la camorra, il nostro raffinato menu e le vasche di acido per i pentiti, insomma l’immagine non è chiara.”
“Certo.”
“Ora, senza perdere la nostra identità, non vogliamo piùessere legati a un momento storicamente superato. Omicidi, estorsioni, rapimenti, un momento troppo caldo. Bello se vuole, ma anche fatto di eccessi. Troppi eccessi, non so come dire. Dobbiamo girare pagina.”
“Sì, capisco.”
“A cominciare dal nome stesso del locale.”
“Sì, forse L’Occhio Cavato ha fatto il suo tempo. Anch’io avevo fatto questa riflessione.”
“Spiace a tutti rinunciare a un patrimonio come L’Occhio Cavato. Ormai era entrato nell’orecchio. Ma la proprietà non vuole solo dare una ripulita superficiale. Cambiare il nome non basta. Noi abbiamo bisogno una strategia di comunicazione che duri anni. Per questo abbiamo pensato a un professionista. E qui entra in scena lei.”
“Sì, io al proposito un po’ di pensiero l’ho già speso. Ho buttato giù qualcosa, sono appunti…”
“Scusi se la interrompo arriva il cameriere, ordiniamo così poi stiamo tranquilli.”
“Signori buongiorno e benvenuti all’Occhio Cavato. Avvocato come sta?.”
“Tutto ok grazie Silvano. Cosa ci offri di buono?”
“Per quanto riguarda offrire, una cippa di ‘sto c…. Qua si paga tutto. Ah ah, scherzo ovviamente avvocato.”
“Certo. Ah ah.”
“Parlando seriamente, oggi abbiamo il piattino Engineering.”
“Che sarebbe?”
“Carne macinata tritata e stesa direttamente sul tavolo. Se no, di senza carne c’è l’Insalata Mozza. Tutta roba tagliata in due.”
“Sì, allora due Engineering.”
“Ottimo. Da bere abbiamo il vinello della casa. Riempio due caricatori?”
“Ok. E un po’ d’acqua.”
“Grazie signori e buon appetito. Torno subito con i caricatori di vino.”
“Simpatico.”
“Bé, Silvano è una colonna del locale. Ma diceva dottore, diceva che aveva già delle idee? Ci avrei giurato, magnifico.”
“E’ solo il ragionamento di base. Ho pensato al concetto che dovremo far entrare nella testa della gente. Il concetto è: la camorra corrisponde ai nobili del medioevo durante il medioevo.”
“Mh, parallelo interessante. Continui.”
“Cioè, voglio dire. I nobili di oggi sono riveriti in ogni ambito sociale. Parlano bene, sono gentili e generosi. Ma nel medioevo i loro avi sono quelli che si sono fatti largo a forza di omicidi ruberie squartamenti eccetera. Un po’ quello che fate voi adesso. Poi, ovvio, voi usate anche la vasca d’acido, i piedi nel cemento, la scarica d’elettricità, ma questa è tecnologia e non si può fare colpe alla tecnologia. Però il modo di conquistare il potere è quello. Non si scappa.”
“Continui, mi piace.”
“Per cui: Ristorante-Della-Camorra suona male, ma Ristorante-Della-Nobiltà-Futura suona benissimo. In futuro dei vostri discendenti non si noterà più il sangue sulle mani ma solo il potere, il che fa subito simpatia. Certo, il problemino è che dal medioevo a oggi sono passati secoli, mentre voi dovete conquistare credibilità e benevolenza in un anno al massimo. Ma penso che con la mia consulenza ce la farete.”
“Bravo. Anche perché se non ce la facciamo, lei finisce dritto nel menu alla voce Engineering. Ah ah, scherzo.”
“Ah ah.”


Walter Fontana


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