Quella che segue è un’intercettazione ambientale* registrata in data 11 aprile 2018 alle ore 22.36 in un bar del quartiere San Salvario a Torino. Trattasi di un incontro segreto tra il cantautore Giuseppe Peveri in arte Dente e il poeta contemporaneo vivente Guido Catalano. Il motivo di questo incontro ci è oscuro e il senso dell’intercettazione in oggetto pure.

D: cosa hai visto?
G: …
D: Guido cos’hai visto?
G: merda!
D: cos’è quella faccia?
G: che faccia?
D: la tua
G: ho visto sfrecciare una bici
D: embè?
G: sulla bici c’era un sellino
D: eh
G: e sul sellino c’era un culo
D: mi sembra ovvio
G: il culo era di lei
D: di chi?
G: Carmela
D: Carmela chi?
G: ma come chi? Carmela!
D: ma Carmela Carmela?
G: sì, Carmela Carmela Carmela
D: amico mio, le ex fidanzate sono dappertutto, più ne hai più ne incontri, non puoi farci nulla
G: escono dalle fottute pareti, se vai all’esselunga, porca troia le incontri al banco del pesce che comprano la trota salmonata, se ti perdi a Cinisello Balsamo ed entri in un bar a chiedere informazioni per Cantù, magari ti prendi pure un caffè, vai a pagare e la cassiera è la tua ex fidanzata che ti sorride come se niente fosse. Se vai in guerra, i nazisti ti sparano in un piede, poi finisci in ospedale e l’infermierina francese che ti cura, è lei
D: ma tu un’ex francese non ce l’hai 
G: in caso di guerra le ex fidanzate possono cambiare nazionalità, non lo sapevi?
D: no, sarà che in guerra non ci sono mai stato e nemmeno tu
G: ma che ne sai?
D: come che ne so?
G: e se vai in India sai cosa succede?
D: la trovi in India
G: no
D: come no?
G: no, però il tassista che ti porta in aeroporto è lei, la tua ex fidanzata. c’è chiaramente una falla nel sistema
D: temo che la falla sia nella tua testa
G: ma glieli hai visti i capelli biondi?
D: no, non l’ho mica vista 
G: erano meno biondi una volta, e gli occhi verdi poi…
D: erano meno verdi una volta?
G: no, erano meno occhi
D: e le gambe erano più lunghe?
G: oh, sì
D: vuoi farmi credere che Carmela era più bassa quando stava con te?
G: te lo sto dicendo
D: e magari aveva anche più tette
G: no, sempre due, e comunque c’è una falla nel sistema
D: ancora con ’sta falla nel sistema, ma cosa vuoi dire?
G: voglio dire che in una repubblica democratica fondata sul lavoro nel cuore di un’Europa Unita all’alba del nuovo millennio, alla luce della dichiarazione universale dei diritti umani approvata dall’Assemblea delle Nazioni Unite, senza considerare l’ingerenza del Vaticano negli affari Stato-Mafia, con tutto che Cracco vuol mettere l’aglio nell’amatriciana e che comunque ridendo e scherzando un euro son duemila lire, voglio dire che nel sistema c’è una cazzo di falla
D: mi sembri un po’ confuso, e comunque non ho capito un cazzo di quello che hai detto
G: ho detto che secondo me non è giusto che le ex fidanzate girino a piede libero, così allo stato brado
D: credo che sia un loro diritto costituzionale
G: cosa sei diventato, un avvocato?
D: mi avvalgo della facoltà di non rispondere
G: Minchia!
D: minchia cosa?
G: è passata un’altra volta
D: Carmela?
G: Carmela, Carmela
D: dici che ti ha visto?
G: no, ma mi ha sicuramente percepito
D: adesso c’ha pure il senso di ragno, Carmela
G: ma l’hai vista quella sua maglietta fina?
D: non ho gli occhi sulla schiena, te l’ho già detto. 
G: e quell’aria da bambina?
D: …
G: le bionde trecce?
D: …
G: le calzette rosse?
D: …
G: gli occhi grandi color di foglia?
D: hai finito?
G: come può uno scoglio arginare il mare?
D: mi sembri sempre più confuso, mi preoccupi 
G: vorrei un altro negroni
D: guarda che è il terzo e sei a stomaco vuoto
G: mi sembri mia madre
D: le somiglio?
G: ragazzo due negroni! uno per me e uno per il mio amico qui con gli occhi sulla faccia!
D: io non lo voglio il negroni, mi fa schifo, dovresti saperlo 
G: cosa prendi?
D: una birra piccola
G: che noioso

Alle ore 23.00 in punto la conversazione si interrompe a causa di una telefonata ricevuta da Dente. Presumibilmente è la madre che chiede informazioni sulla passata Pasqua. Per non tediare il lettore ometteremo le noiosissime descrizioni delle ricette emiliane elencate durante la telefonata. Guido Catalano in questo frangente sembra sorseggiare rumorosamente negroni dalla cannuccia, lo si evince dai rumori di fondo. Alle ore 23.18 la telefonata si conclude con degli incomprensibili saluti in dialetto emiliano stretto.

G: cosa vuol dire?
D: non preoccuparti
G: zitto non voltarti!
D: cosa c’è adesso?
G: Carmela!
D: ancora? dove?
G: si è fermata davanti al bar, è scesa dalla bici
D: cosa fa?
G: ha preso la catena, sta legando la bici al palo della luce
D: dove va?
G: punta al bar, ho paura, adesso entra, cosa dico, cosa faccio, aiutami!
D: stai calmo, respira, chiudi gli occhi, libera la mente, pensa a una cosa bella
G: tipo Carmela?
D: ecco, no, Carmela no
G: non ce la faccio, la cosa più bella che mi viene in mente è Carmela
D: allora pensa a una cosa brutta
G: tipo?
D: che cazzo ne so, pensa a Gheddafi!
G: no, Gheddafi no, mi fa paura, voglio aprire gli occhi, posso? È ancora qua?
D: meglio se non li apri
G: perché? si sta baciando con qualcuno? col barista vero? lo sapevo, i baristi son la peggior razza di rubafemmine altrui che offrono da bere e le stordiscono con l’alcol e poi si approfittano dei sentimenti della gente per bene…
D: Guido
G: eh?
D: apri gli occhi
G: posso? è andata? è uscita?
D: no, non hai capito
G: cosa?
D: guardala
G: ah
D: eh
G: non è mica lei
D: infatti
G: comunque sarà sicuramente la ex fidanzata di qualcuno…
D: …
G: … e quel qualcuno lì magari era qui a bersi un negroni in pace e poteva andare a finire male…
D: …
G: … l’abbiamo scampata bella, eh?
D: e se il negroni te lo rovescio in testa?
G: chissà come si chiama…



A questo punto il dialogo si interrompe bruscamente con uno schianto di bicchieri che si infrangono, seguono tipici rumori di colluttazione da bar: probabili sedie volanti, tonfi, urla e schiamazzi, insulti, fuggi fuggi generale dietro la collina, sirene e latrati di cani in lontananza. Forse si ode anche uno sparo di arma da fuoco. Dalle ore 00.30 del 12 aprile 2018 non si hanno più notizie dei due, anche se c’è chi giura di averli visti quella stessa notte barcollare abbracciati per le vie di Torino cantando a squarciagola Margherita di Riccardo Cocciante.

*Questa trascrizione è stata pubblicata senza il consenso dei diretti interessati e delle loro ex fidanzate.


Guido Catalano e Dente


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