Immagina lontano
un mio sorriso,
un mio guardare con occhi da bambino,
un tuo assopirti al sole.
Immagina carezze da far recapitare su di te,
nuove frontiere del progresso:
mani volanti come minuscole astronavi
perennemente collegate col mittente,
in grado di fornire dati certi,
– precise informazioni in forma di emozioni vive – .
E immagina altri versi, i più diversi
e paralleli a questi,
la musica più cara nascosta tra le righe,
vite di luce e nuovi mondi,
quelli sognati, giocati,
dipinti all’ombra di certe ubriacature
e lievi mancamenti.
Immagina che sotto all’impossibile sia il vero
e fa’ che il tuo pensiero vi sprofondi.
Sopravvivendo alla sua apnea l’idea si fa materia.