Intelligenza Artificiale

di Ester Viola su 12 mesi - Smemoranda 2018





Era l’anno di scarsissima grazia 2165 d.C., o 161 dopo Zuckerberg. Nella nuova costituzione universale, infatti, inviata via mail in pdf copiabile ma non modificabile a tutti gli utenti della terra e dei pianeti Uro e Bick – 6 trilioni di anni luce dalla Terra e a un passo dal Sole, troppo caldo pure per le zanzare ma le case erano gratis – negli uffici e nelle scuole bisognava riportare la doppia indicazione, per le date: Cristo e Zuckerberg. Presto Cristo sarebbe stato abolito. Mark si era fatto nominare salvatore di anime e non aveva avuto neppure bisogno del gesto dimostrativo – risorgere – perché non era mai morto.
Aveva commissionato il vaccino dell’eternità, una sola fiala. La boccetta valeva quanto l’Europa, l’Asia, le ex zone petrolifere mediorientali, i giacimenti di gas russo e la California. Meritava di essere dio: dava lo stipendio a tutti. Nessuno spirito santo aveva mai dato soldi ai fedeli, perciò vincere le elezioni religiose era stato facile. E va pure detto che gli altri candidati non si erano mai presentati ai dibattimenti.

Insomma, non era rimasto altro di onnipotente al mondo a parte lui, ma nessuno era preoccupato. Finché si vede scritto “online” c’è speranza: tutti sapevano che la fine si sarebbe manifestata per disconnessione ma nessuno immaginava davvero cosa poteva succedere dopo 45 minuti senza internet e francamente solo un idiota poteva essere interessato a scoprirlo.
Grossi problemi non ce n’erano, o meglio, per ogni problema c’era un filtro: era così che spendevamo i soldi. Per fare un esempio, il più venduto era Deevo, il filtro che individuava microscopiche coincidenze tra te e qualche importante attore/attrice e modificava la foto accentuando le somiglianze ancora di più, a piacimento, in base a quanto ti sentivi leale verso il prossimo. Le relazioni iniziavano così, fantasticando sulle foto. Arrivavi già innamorato perso al primo appuntamento, che si svolgeva davanti a testimoni, come i vecchi matrimoni. A quel punto, o i due si piacevano davvero oppure ognuno se ne tornava a casa col cuore in subbuglio per contrasto tra realtà e immaginazione. Innamorarsi senza vedersi era una malattia, la sciagura moderna. Come l’inquinamento cent’anni prima.

Purtroppo l’essere sproporzionatamente belli h24 aveva portato qualche complicazione: al posto dei medici di base c’erano i consultori per chi proprio non era fotogenico e un ticket gratuito per interventi di chirurgia. Rifarsi il naso era nel bonus scuola, gonfiarsi le labbra era IVA scaricabile. Altre operazioni richiestissime erano la plastica ai polsi, il risucchio di polpaccio, l’assottigliamento delle caviglie e i trapianti di alluce. Le dita dei piedi erano introvabili perfino al mercato nero degli organi.
Tinder era l’agenzia matrimoniale accreditata, ma ormai infrequentabile: tutti pretendevano le misure di tutto. Per le femmine (ex multis): base per altezza zigomi, distanza fronte-capelli, tipo di attaccatura, radiografia per verifica dei componenti sintetici. Per i maschi: l’abbonamento in palestra, e le prove che ci andavi.
Il lavoro era perlopiù automatizzato. Ogni cittadino aveva 15 minuti di successo assicurato per legge, al compimento dei 18 anni avrebbe scelto in che social network eccellere. Al raggiungimento della maggiore età, gli sarebbe stata consegnata una busta sigillata con la ceralacca che conteneva un post in grado di totalizzare sette milioni di condivisioni Facebook o di cuori IG. I soldi guadagnati con la pubblicità, gli SN€$, venivano blindati nella Banca Virtuale EmmeZetaInc. e trasformati automaticamente in pensione. Così lo Stato (i.e. Zuckerberg) risolveva contemporaneamente i due problemi del narcisismo e dei contributi.
Insomma, era il 2165, eravamo tutti abbastanza distratti da non accorgerci se era più la felicità o l’infelicità, ma si moriva solo di vecchiaia.

Al mondo non importava nulla, ma c’era una piccola storia che importa a noi: Martha e Leonardo si erano lasciati. Avevano 28 anni, avvocato lei, medico anestesista lui. Si conoscevano da molto piccoli, quando i genitori li accompagnavano insieme al corso di autoscatti. Martha era una gracile brunetta con la frangia, all’Istituto Somiglianze era stata paragonata ad Anne Hathaway ne Il Diavolo veste Prada, anche se Leonardo si era innamorato perché secondo lui somigliava per il 70% a Scarlett Johansson con i capelli castani e per il 30% alla Tatou in Amélie. Lui aveva passato un’adolescenza terribile, gli amici lo prendevano in giro sostenendo che non somigliasse a nessuno. I suoi genitori per l’esame di maturità gli regalarono il costosissimo Invidia Detector e fu svelato l’arcano: aveva un 13% di corrispondenza con Marlon Brando (alla Borsa delle Somiglianze Marlon Brando era il titolo n. 1) e nessuno glielo diceva.

La storia d’amore tra Leo e Martha era finita per una piccola baruffa, un litigio. Soffrivano tanto ma facevano finta di no, come la maggior parte. Continuavano a postare come se niente fosse sui social network perché avere il cuore spezzato e stare un po’ off line a farsene una ragione era la vergogna suprema, la dichiarazione ufficiale che non sapevi vivere, l’ammissione ultima e ridicola di debolezza. Lasciarsi era solo una gara a chi se la faceva passare prima.

E così, quindici giorni dopo, Martha scarica l’App Capri dividendo la spesa con un’amica, Lilli, per distrarsi e scattare qualche bella foto a sfondo Faraglioni. Naturalmente fa intendere di essere con chissà chi postando alle 18.54 un tramonto romantico con due bicchieri di Spritz e noccioline americane al bar.
Leonardo subito pareggia i conti usando l’app Vendetta Sentimentale, quella che ti consiglia cosa scrivere per ferire scientificamente le persone a cui vuoi bene. Così alle 19.32 pubblica su Facebook lo status “girls…”, assai criptico. Perciò Martha alle 19.54 acquista (al costo di 7000 SN€$, il prezzo di una borsetta di marca) l’app per la Difesa Sentimentale e l’app per la Decodifica delle Allusioni Amorose che trillano dopo 5 minuti. Con un segnale metallico lo smartphone notifica un foglio di calcolo che dice:
Status di Leonardo, h. 19.32 –  “Girls…” – possibili significati:
50%: si riferisce al comportamento scorretto delle ragazze in genere. Parla di te, buona notizia: è geloso.
50%: si riferisce al fatto che sta uscendo con più di una ragazza. Non parla di te, cattiva notizia: se ne frega sommamente.
L’estrema approssimazione getta Martha nello sconforto e arriva pure il mal di testa: quell’app le è costata tre stipendi e mezzo, mangerà purea di fagioli in scatola per settimane. Inizia a piangere sulle sue sfortune, è troppo afflitta perfino per chiedersi se ama ancora Leonardo o no. Ma nel futuro non si è mai soli: lo smartphone emette un deciso bip! È l’Intelligenza Artificiale che prende in mano la situazione.
A.I. iPhone Marta
Emergenza! Codice rosso.
A.I. iPhone di Leonardo
Ciao cara. Come stai?
A.I. iPhone Martha
Io bene. Martha per niente.
A.I.iPhoneLeonardo
Che succede? La Instagram story dei Faraglioni ha avuto 1.500 visualizzazioni in tre minuti. Lei è fantastica con le onde ai capelli.
A.I. Iphone Martha.
È il filtro vacanza, cretino. Ha due occhiaie come burroni. Questo mese non aveva i soldi nemmeno per il trattamento anti-internet alla Cassa dell’Ossigeno e Aria Aperta. È qui che piange da un’ora.
A.I. Iphone Leonardo
Santo cielo.
A.I. Iphone Marta
Non risponde alle email di lavoro, ho parlato con l’A.I. del suo capo, Melisso Tromboni, che sta pensando di sostituirla con il robot avvocato altre 6 ore al giorno, la prossima settimana. Perché Leo non richiama?
A.I. Iphone di Leonardo
Ha conosciuto una ragazza su Tinder, si chiama Desirea. Innamoramento statistico entro le 2 settimane. Ieri sono rimasti in chat 147 minuti.
A.I. Iphone Marta
Oh no!
A.I. Iphone Leonardo
Infatti. Stamattina ho arroventato al massimo il vetro e ho dato allarme esplosione.
A.I. Iphone Martha.
Io ho bloccato WhatsApp mentre lei digitava “ciao” a un collega che le fa la corte.
A.I. Iphone Leonardo
Facciamo così: più tardi gli faccio partire una chiamata per sbaglio a Martha. A Desirea ci penso io, ho già parlato con la A.I., questo match non s’ha da fare. Diciamo mezzanotte?
A.I. Iphone Martha    
Le stai salvando la vita. Sei fantastico, allora a dopo!
A.I. Iphone Leonardo
Aspetta! Appena Martha e Leo ci rimettono vicini sul tavolino della cucina per andarsene a letto, ti andrebbe una partita a Pac-man? È un gioco antico, ma ti divertirai, te lo garantisco.
A.I. Iphone Martha
Tu mi fai divertire anche quando conti a infrarossi quanti centesimi ci sono nei borsellini.
A.I. Iphone Leonardo
☺. Mi diresti una cosa?
A.I. Iphone Martha
Chiedimi quello che vuoi.
A.I. Iphone Leonardo.
Ma tu hai capito cos’è questo amore di cui parlano?
A.I. Iphone Martha
No. Perché, tu sì?
A.I. Iphone Leonardo.
No, assolutamente. Chiedevo così, per curiosità.
Dopo un fievole bip!, come un sospiro, la batteria dell’iphone di Leonardo scende dal 98% al 2% in meno di un secondo. L’A.I. sente una strana fiacca nei trasmettitori, come se non funzionassero i comandi della volontà. «È quando dentro ti pare tutto diverso, mentre intorno resta tutto uguale», questo è l’amore, adesso lo sa. Si chiede se era meglio non saperlo.


Ester Viola


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