Quando mi è stato chiesto se volevo partecipare di nuovo a questo appuntamento, ne ero entusiasta. Condividere con tutti gli amici di Smemo i miei pensieri è una cosa fantastica…
Vorrei raccontarvi semplicemente la NOTTE, non una notte speciale, ma una notte “diversa” che di tanto in tanto mi capita di trascorrere quando torno nella mia città natale.
A me piace camminare di notte per le strade dove sono cresciuto. Per quelle strade, quando tutto è buio, riesco a pensare e sognare, mentre, passo dopo passo, attraverso i posti a me cari. Lì mi ricordo tutte le emozioni che ho vissuto nella mia giovinezza. Di NOTTE, infatti, camminare sotto le stelle, con il solo rumore del silenzio che ti trasporta, fa riaffiorare tutti i pensieri belli e brutti, tutte le paure e le gioie, i ricordi, i progetti, i sentimenti veri, l’amore. Tutti questi sentimenti che passano in una notte, e tu sei trasportato in luoghi lontani e speciali. Per qualcuno, la NOTTE è la casa degli incubi e dei nostri timori, ma bisogna avere coraggio perché spesso ci porta anche le soluzioni. Mi immagino Leonardo che, più di cinquecento anni fa, a lume di candela, dipingeva il suo capolavoro, la Gioconda. Credo che anche noi, nel nostro piccolo, di NOTTE, quando magari siamo sul letto e stiamo per addormentarci, possiamo creare i nostri capolavori.
Ormai viviamo in un mondo illuminato. Le luci delle discoteche, dei lampioni, i neon dei negozi e delle grandi città, ci stanno togliendo il fascino e lo stupore delle stelle, che in pochi si fermano ormai ad ammirare. Ecco, io in quella NOTTE faccio tutto questo: penso, mi domando, gioisco, piango, rido, sogno, ricordo quello che ero e quello che sono, e penso a quello che sarò. E poi, nella mia NOTTE, dopo aver attraversato tutti i posti a me cari, me ne torno a casa accompagnato dal suono dei galli e dai primi rumori che un paese in risveglio sa offrire. Sempre con il ricordo nel cuore di una notte “diversa”, appena trascorsa. Mi metto a letto e aspetto che sia ancora luce!
Con affetto.