L’amore ai tempi dell’add

di Gianluca Morozzi su 16 mesi - Smemoranda 2009





Sa qual è il mio problema, dottore? Il mio problema è che sono bello.
Sul serio. Non rida. Mi vede?
D’accordo, d’accordo, lei è sposato e non sa giudicare la bellezza maschile, ma mi osservi, la prego. Sono un tipo che può piacere alle fanciulle, no? E poi, sa, non sono bello di una bellezza classica, ma alla gradevolezza estetica abbino la simpatia, l’intelligenza, l’umorismo…
E la modestia, dice? Eh, sì. Certo.
Allora vede, dottore, ogni cosa nasce dal fatto che io piaccio alle ragazze, e le ragazze piacciono a me. Tutte. Mi piacciono tutte. E la fedeltà, be’, dottore, diciamolo, la fedeltà è per i cani, no? Come dice? Lei è sposato da vent’anni e non ha mai tradito sua moglie? Eh, ma che noia, dottore, mi scusi…
No, no, non volevo offenderla. Volevo solo inquadrare l’origine di tutti i miei problemi e il modo in cui si trascinano nel tempo, con basi sempre uguali e modalità sempre diverse. Le nuove tecnologie, per esempio. Sa quanto complicano la vita agli amanti delle relazioni promiscue? Una volta la fidanzata ti cercava al telefono di casa, non ti trovava perché tu eri su una panchina con una formosa compagna di studi. Dopo la fidanzata ti chiedeva Dov’eri oggi pomeriggio?, tu dicevi Ho fatto una passeggiata al parco, ecco, fine, punto. Oggi invece ti direbbe: ma perché oggi pomeriggio hai tenuto spento il cellulare e poi lo hai riacceso alle diciotto e ventiquattro? Cos’hai fatto fino alle diciotto e ventiquattro e perché avevi il cellulare spento? Con chi eri? Porco!
Allora, le descrivo per sommi capi due momenti della mia vita, e capirà.
Immagini la scena. Inizio anni Novanta: ci sono io, un po’ più magro, con molti più capelli, in piedi in mezzo a una stanza. Di fronte a me c’è Lucia, la mia fidanzata di inizio anni Novanta. Ha in mano un pezzo di carta. È furente.
Lucia: Allora? Come me lo spieghi questo bigliettino che ti ho trovato in tasca?
Io: Non lo so, tesoro. Cosa ci sarebbe scritto, su quel bigliettino?
Lucia: Lo sai benissimo! C’è scritto il nome Costanza, un numero di telefono, e poi c’è un bacio col rossetto! Chi è questa Costanza? Porco!
Io: Tesoro, chi ci dice che Costanza sia un nome? Potrebbe essere una virtù. E poi il numero di telefono chi ti dice che corrisponda a una donna? E quel segno rossastro indistinto, tu dici che è un bacio dato col rossetto, io dico che è sangue raggrumato…
Lucia: È rossetto, idiota!
Io: E poi, scusa, sei sicura che sia io, il destinatario del biglietto? Magari è finito nella mia tasca per sbaglio, cadendo dalla mano di qualcuno, in un autobus affollato…
Lucia: Era nella tasca dei tuoi jeans. Vuoi dirmi che ti hanno borseggiato e in cambio hanno lasciato un biglietto col numero di questa Costanza?
Io: Be’, amore, chi sono io per conoscere le moderne tecniche dei borseggiatori?
Lucia: AAAARGH!
(rotolano lottando sul pavimento)
Sì, dottore, baciava bene, Costanza. Ma analizziamo quest’altro episodio di inizio 2008. 
Ci sono io in piedi in mezzo a una stanza, con qualche chilo in più e qualche capello in meno, e di fronte a me c’è Anna, la mia fidanzata del 2008. È furente. Non ha nessun biglietto in mano.
Anna: Chi diavolo sarebbe questa Linguaveloce.splinder? Eh? Porco!
Io: Linguaveloce.splinder? Cos’è, un nome, un soprannome?
Anna: Un blog, idiota! Ecco, leggi qua questo post, qui, il post del quindici ottobre, leggi, leggi il titolo: Notte di fuoco col mio scrittore preferito.
Io: Be’, amore, ma chi ti dice che sia io il suo scrittore preferito?
Anna: Guarda il suo blog, qui, nella pagina dei libri: ci sono dodici titoli, c’è It di Stephen King, e gli altri undici sono tutti tuoi.
Io: Ecco, vedi? Magari ha passato la notte con Stephen King, e siccome lui è sposato mi ha usato come copertura…
Anna: AAAARGH! 
(rotolano lottando sul pavimento)
No, dottore, non mi faccia parlare delle doti amatorie di linguaveloce.splinder eccetera. Sono un signore. Il problema è che queste fanciulle hanno strumenti seduttivi diabolici: una volta ti chiedevano la sigaretta in discoteca, ora ti chiedono l’add su myspace. Come resistere?
Io già lo vedo il mio futuro, dottore. Mi vedo tra vent’anni, in piedi in una stanza, con la mia fidanzata del 2028 che urla Chi è questa biondina che stai immaginando nuda mentre fingi di leggere il giornale? Eh? L’ho vista nella tua testa, col casco telepatico!
La tecnologia sta complicando le cose, a noi fedifraghi per vocazione. Be’, ora vado, che il mio tempo è scaduto. E stasera ho appuntamento con una tipina che non dovrebbe essere niente male. 
Dove l’ho conosciuta? Su messenger. 
Naturalmente.


Gianluca Morozzi


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