Lascio liberi i pensieri

di Daniele Silvestri su 16 mesi - Smemoranda 1998





Pensieri miei restatevi un momento
cosicché io vi possa rimirare
e in questo fermo-immagine tentare
di stringervi in un mio ragionamento
Mi dicono gli amici smemorati
che qua proprio di voi dovrei parlare
scegliendo poi, però, in particolare
tra quelli piùperversi e smaliziati
Ed io già qui mi trovo in gravi ambasce
poiché una scelta simile è crudele
non so com’è per Gino o per Michele
ma io non scelgo piùda che sto in fasce
Non dico siano tutti eccezionali
sicuramente molti fan difetto
ma cosa vuoi, son miei, ed è l’affetto
che forse me li fa sembrare uguali
Ché poi dire se siano marci o buoni
non è cosa di facile lettura
perché i pensieri sono per natura
condizionati dalle situazioni
E soprattutto trovo che sia vana
la vecchia idea di credere ai rimorsi
sono duemila anni già trascorsi
viziati dall’ideologia cristiana
Anzi, se penso a Cristo sulla croce
e a quello, sì, rivolgo mille lodi 
quando lo sistemarono coi chiodi
chissà a quali pensieri dette voce
Perché in realtà la colpa è della chiesa
di averci regalato la vergogna
cosicché adesso un uomo anche se sogna
si sveglia con la sua coscienza offesa
Lo dico nel rispetto per chi crede
ma neanche dell’inconscio io mi fido
non svela verità, perciò sorrido
di chi fa della psichiatria una fede
Ci sono azioni giuste e azioni vili
ma questo ce lo insegna già il buonsenso
la scelta che uno fa di avere senso
e di passar vivendo da civili
Ma nel cervello, che è poi dove vivo,
rivendico la vera indipendenza
ci penserò la minima scemenza
e lì, se così vuoi, sarò cattivo
Perché fuori ci sono quelli veri
quelli che fanno male seriamente
perciò vivrò una vita, anch’io, prudente
ma almeno lascio liberi i pensieri.


Daniele Silvestri


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Smemoranda 1998


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