Le figu e la plei

di Max Pisu su 16 mesi - Smemoranda 2002





Cara Smemoranda 16 mesi 2002,

ne approfitto per salutare tutti i ragazzi che avranno il piacere di leggerLa, scarabocchiarLa, ricoprirLa di figurine di calciatori (o di “figuracce”, dipende dal calciatore) come faccio io adesso, anche se ho piùdi trent’anni… Minchia le figuuu!!! Le dirò di più, io sono un campione a giocare a figurine, sono il numero uno anche perché tra quelli della mia età sono rimasto l’unico, adesso giocano quasi tutti in borsa e io che ci ho anche provato, Le assicuro che si sta molto, molto scomodi.

Lo sa cara Smemo, ora mi piacerebbe tanto diventare campione di Pleistescion. L’altro giorno, il Paolo Tondelli, un ragazzo di dodici anni che abita nel mio palazzo, mi ha invitato a casa sua a giocare. Dopo ventisei partite consecutive che il Paolo Tondelli vinceva per 31 a 0, sarà perché io iniziavo a prenderci la mano, sarà che forse lui era stanco, o magari perché sua mamma l’ha chiamato di là in cucina, mentre io andavo avanti a giocare da solo, sono riuscito a fare un gol. Quindi, visto che sono portato, mi piacerebbe sapere se esiste un corso, possibilmente accelerato, di Pleistescion, accelerato perché altrimenti corro il rischio che quando ho imparato io, inventano qualche cosa d’altro che mi fa diventare vecchia la Plei. Per intenderci, settimana scorsa ho capito che cosa significa tilt sul flipper, erano quindici anni che pensavo che volesse dire che avevo fatto il record. Se imparo a giocare, ho pensato, scelgo sempre la mia squadra del cuore così la faccio giocare come dico io e se un giorno, visto che i giocatori sembrano veri, magari inventano anche un modo per poter entrare in campo, quando segnano corro ad abbracciarli e mi faccio fare gli autografi. Ho sempre sognato di abbracciare i giocatori della mia squadra. Scusi cara Smemo 16 mesi 2002, se dovessi riuscire ad entrare, secondo Lei, sentirei anche l’odore dell’erba? A me, piace proprio tanto sentire l’odore dell’erba appena tagliata, quando gioco a pallone nel mio oratorio. Ora che ci penso però, giocando con la Pleistescion, mi sono accorto che nella mia squadra del cuore, giocano dei calciatori che adesso hanno cambiato squadra e non ci sono quelli che invece sono i miei idoli. Quindi vuole dire che entrando in campo per festeggiare, potrei correre ad abbracciare una persona che indossa ora un’altra maglia e che magari nel campionato di serie A ha anche fatto un gol alla mia squadra del cuore… Minchia che casino!!! Idea! Vado sul campo di allenamento, così posso incontrare i giocatori veri e posso sentire anche l’odore dell’erba! Cara Smemo, mi aspetti qui, torno presto.

Eccomi, sono tornato, che emozione! Ho potuto avvicinarli e salutarli e c’era un’erba che nel mio oratorio ce la sogniamo, tanti tappetini verdi, uno vicino all’altro. Loro, i giocatori, sono delle persone simpaticissime, tutti fortissimi, almeno dieci giocano nelle rispettive nazionali. Ci sono quelli nuovi, orgogliosi di indossare quella maglia, quelli vecchi che non sanno ancora se ci saranno anche l’anno prossimo e quelli arrabbiati per la busta paga. L’allenatore, che è il simbolo di una squadra dove ha giocato per ben dieci anni, che però purtroppo non è la mia, ha dichiarato alla stampa che valuterà altre offerte ma che forse firma per un altro anno, speriamo. Tutto bene insomma cara Smemoranda, anche se a dire la verità, a pensarci bene, ho avuto una strana sensazione stando lì in mezzo, la sensazione di essere l’unico tifoso di quella squadra. Ora scusi cara Smemoranda, non so come mai mi è venuta voglia di correre nel mio oratorio, a sentire l’odore dell’erba, quella vera e di attaccare figurine sulla mia Smemo 16 mesi 2002.

Tarcisio


Max Pisu


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