Fax dalla motonave Eileen, in servizio tra Istanbul e Trieste. 
Mia cara Orsetta,
alla fine sono riuscito a prendere contatto con il gabbiano che ci segue da due giorni. Non ha paura, gioca, ha accettato briciole di pane da Marcus, si è posato sulla spalla di Johnny. Io gli ho dato un pesciolino e me l’ha sputato sulla giubba. Questo mi ha fatto pensare all’ambiguo sentimento che lega me e te, Osetta: “Odi et amo” e tutte quelle cose che già sai. Ad ogni modo stamattina il mare è piuttosto blu e mi pare di amarti tanto. 
Armand
P. S. La motonave fa tappa a Trieste mercoledì alle 18 e riparte due ore dopo. Se ci vedessimo alla pasticceria delle Sorelle Krot, delizioso lascito ottocentesco?
Telex da Tieste, Grand Hotel Le nubi
Caro Armand,
parlo di te, penso a te, ti vedo ovunque, è un’ossessione. Mio marito non ne può più di sentirmi parlare delle tue imprese marinare, io stessa mi sorprendo ad addormentarmi mentre canto le tue gesta. La mia vita scorre in fretta come se sapesse dove sta andando, ma mi rendo conto di come mi sfugga il senso complessivo. Passo le mie ore a guardare le telenovelas senza audio, così posso concentrarmi meglio sui vestiti degli attori e sui mobili.
All’inizio mi pareva un’ idea chic ma dopo un po’ è una barba. Solo il pensiero di te che mi scrivi mi lega a questo mondo. Scrivimi, scrivimi, scrivimi.
Tua, Orsetta
P. S. Mercoledì alle 18 c’è la puntata di Milena Del Fuego e perderla mi secca. Va bene se ci vediamo un’altra volta? Mille baci.
Telegramma dalla motonave Eileen, in navigazione da Trieste a Porto Said.
Orsa, tuo telex consegnatomi tardi passate due ore pasticceria. Attesoti invano. Tra l’altro, una sorella Krot rovesciatomi caffè in orecchio. Io amoti. Ma ami tu me? Forse smarrita magica atmosfera inizio nostro amore? Arm.
Telex dal Cairo, Hotel Pyramids.
Caro Armand,
non scherziamo: quando è cominciato l’amore tra me e te, l’atmosfera era quella del film L’abominevole dottor Phibes. E’ inutile che fai l’offeso. Certo che ti amo, (chi se non io ti ha fatto la tessera al Centro Marmitte di Marsiglia facendoti ottenere un forte sconto sulla seconda marmitta?) ma pensi che abbia dimenticato la storia di Tunisi dell’anno scorso? Sette ore ad aspettarti sul molo mentre tu a bordo giocavi a scacchi con la scimmia del capitano. E hai anche perso. Il fatto è che io e te, mio Armand, ci amiamo di più quando non ci vediamo.
Forse siamo fatti uno per l’altra. Forse no. Per cui è meglio non conoscerci proprio, per evitare delusioni. So bene che la tua conoscenza della musica classica si limita alla sigla dell’Eurovisione, ma finché non ti vedo e non ti parlo posso illudermi che tu sia un uomo colto. Non è meglio amarsi sfiorandosi, incontrandosi solo casualmente? A questo proposito so che arrivate a Porto Said la settimana prossima.
Sarò nei paraggi, con la dovuta discrezione. Per la precisione sarò al Blue Bar, tutte le sere tra le 20 e le 20.30. Ci sarai, non ci sarai? Mentre scrivo non lo so, non è tutto più eccitante così?
Orsetta
P. S. Tra l’altro devo rammentarti che mentre le tue lettere traboccano di belle frasi nei miei riguardi, la cosa più carina che mi hai detto di persona è che ho una temperatura corporea costante di 36.8°. E l’hai detto davanti a mio marito che tiene tanto all’eleganza formale.
Fax dalla Eileen appena ripartita da Porto Said alla volta di Gibilterra
Mia cara Orsetta,
a parte il fatto che la passione per l’eleganza formale ha indotto tuo marito ad acquistare una dentiera di Dolce & Gabbana, il mio era un complimento sincero. Tu effettivamente hai una temperatura corporea perfettamente costante in qualunque stagione e in tutte le condizioni atmosferiche. E’ una dote straordinaria che non hanno nemmeno le capre di montagna, creature termicamente perfette.
Per quanto riguarda il Blue Bar, ci sono andato tutte le sere alle 19.30 convinto che sarei rimasto lì ad aspettarti e invece alle 19.59 qualcosa mi suggeriva di uscire dal retro. Forse hai ragione tu: darci appuntamenti che non rispetteremo è il segreto del nostro amore. Ad ogni minuto che passavo nel bar ad aspettarti sentivo crescere il disagio, ed ogni metro che facevo di corsa per allontanarmi sentivo crescere l’attrazione per te. Tra l’altro l’ultima sera ero assolutamente deciso a restare ma lo scimpanzé mi aveva dato la rivincita a scacchi per le otto e un quarto precise (dopo esce) e rinunciare mi pareva vile. Non vuoi che io mi comporti da vile, vero? Per sempre tuo Armand
P. S. Saremo a Gibilterra mercoledì prossimo alle 9.30. So che sei partita da Porto Said in aereo e sarai da quelle parti. C’è quel baretto dopo il porto a metà tra Mediterraneo e Atlantico, dove si confondono le acque e il cielo rimescola i colori. Passerò di lì a ore imprecisate in giorni non ancora definiti e so che tu farai lo stesso.
Dovessimo dirci qualcosa di impellente, facciamo riferimento al cameriere coi baffi.


Walter Fontana


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Smemoranda 1996


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