Scrivere un pezzo per la mitica Smemoranda? Fatto! Anche se a dire il vero ho incontrato qualche difficoltà. Sì perché un conto è dire “Mi piacerebbe scrivere per…” e un altro è mettersi lì col foglio bianco davanti a fare il temino: l’unica cosa a cui riesco a pensare è il vuoto spinto che attanagliava la mia mente quando ero seduto su un banco del liceo davanti a un tema su Dante, Manzoni, Foscolo… Faceva poca differenza perché tanto, alla fine, li copiavo sempre di sana pianta! Come le versioni.
Mi riducevo sempre a promettere di fidanzarmi con la più brutta della classe che era anche la più brava e poi mi toccava sparire per una settimana sperando che si dimenticasse la mia promessa.
… Che bello esserne fuori!
Certo a dirlo a voi studenti, che siete ancora dentro, non è carino, anzi è decisamente scoraggiante. Non vi passa più…
No, sto a scherzààà! Non preoccupatevi perché presto anche per voi arriverà il momento di girare pagina, finirla con la scuola e prendere in mano la situazione! E allora vi accorgerete… che sono veramente CAZZI!
Pensateci bene: cosa c’è di meglio che non avere altro a cui pensare se non i compiti a casa, o che cosa indossare per le feste a casa degli amici, o come fare a rimediare i soldi per portare la pischella in pizzeria, o come fare a farsi notare dal bello di turno, o a che ora incontrarsi in piazza… Che tempi memorabili quelli del liceo!!! Senza un pensiero in testa… Sarà per questo che c’ho messo qualche anno di più per uscirne ma alla fine, ahimé, ce l’hanno fatta a buttarmi fuori.
E così fine di un capitolo, si volta pagina. E da quel momento sono diventato un esperto del “voltare pagine”.
E non solo di copioni: letti studiati imparati a memoria interpretati amati e odiati, ma del grande libro che è la vita.
La vita è cambiamento e cambiare significa essere vivi. Che frasona! Ma come m’è venuta? Boh!
Sarà per questo che ho scelto di fare l’attore? Forse sì.
Posso scegliere di essere qualcun altro e non so oggi chi sarò domani e dove mi porterà il domani.
Sapersi spogliare e abbandonare l’io alle metamorfosi conduce all’immortalità (Herman Hesse).
Tutto si può ottenere e conquistare. Non si nasce forti, deboli o volitivi. Si diventa forti (Albert Camus)
Chi troppo s’abbassa lu cul si scopre (nonna Concettina).
Io posso decidere di cambiare sesso e diventare Kruska, l’amica di Tatiana… Chi è Tatiana?!? è l’amica sua grassa, ma tarmente grassa che la foto della patente j’è uscita a fascicoli settimanali; è tarmente grassa che il sangue je circola co’ la metropolitana.
Posso essere bello o brutto grasso o magro biondo-pannocchia o grigio-argento.
Girare pagina! Pensate quanto può essere importante un gesto all’apparenza così banale: mi sono stufato e cambio!
Quanti hanno la fortuna di dirlo e soprattutto di farlo. Quanti possono dire: oggi non mi va di lavorare e non lavoro! Vado a fare la traversata in solitario dell’Atlantico! Vado a vendere tulipani finti in Olanda, anzi, meglio ancora, mi invento il brevetto del secolo: bicchieri di carta assorbente, così non si spreca mai una goccia! E chi più ne ha più ne metta: basta fare l’ingegnere! Da domani disegnerò solo colbacchi per foche monache o paraorecchie per scimmie urlatrici… Basta fare l’avvocato: voglio vendere frutta in Macedonia, ceci in Cecenia, e poi andare a pescare lucci a Lecce, il pesce a Peschici e il cefalo a Cefalù.
Chi può mettere limite alle umane possibilità? Chi può porre margini alla nostra fantasia?
Non rinunciate ai vostri sogni! Non vi fate ingabbiare. Spaziate nel mondo dei vostri desideri e fate sempre ciò che è meglio per voi, nel rispetto degli altri chiaramente! Soprattutto credeteci fermamente anche quando tutto va storto, continuate a credere nei vostri sogni e questi si realizzeranno: nulla è impossibile…
Una frase mi piace citare, sentita in qualche film, ma che posso benissimo prendere come mio motto: “Chi rinuncia ai propri sogni è destinato a morire”…