Massimo qual è il tuo sogno nel cassetto?
Svegliarmi e scoprire d’aver scritto I Promessi Sposi. Ogni giorno appena sveglio controllo nella mia libreria e… Niente! I Promessi Sposi risultano sempre scritti da Alessandro Manzoni. Prendo la macchina e vado alla più vicina biblioteca comunale, ma anche lì, su tutti i volumi, leggo I Promessi Sposi Alessandro Manzoni.
Dopo aver provato con una maga (300 euro in contanti), mi sono detto: e la macchina del tempo ?
Io entro nella macchina, arrivo in relaxuccio nel 1821, vado da Manzoni e il 23 Aprile, un giorno prima che inizi a occuparsi di “Fermo e Lucia” gli dico : “Ciao Ale sai che mi è venuta un ideuzza: è la storia di Renzo Tramaglino e Lucia Mondella, due giovani che vivono in una località vicino Brescia, anzi Lecco , diciamo nei pressi del lago di Como, allo sbocco dell’Adda. Loro vogliono sposarsi, ma c’è un certo Rodrigo che scommette col cugino Attilio che sarà lui a prendersi Lucia. Carina no! Questa cosa della scommessa? Poi ci sarebbero altri personaggi che sto sviluppando, e poi c’è la trovata del matrimonio lampo che, modestia a parte, è una genialata. Che ne dici Ale?” E lui a quel punto che può fare? Stringermi la mano e dirmi: “Bravo, non ci avrei mai pensato.”
Ma chi al giorno d’oggi se la sentirebbe di utilizzare una macchina del tempo con la crisi che quel settore sta vivendo?
Così ho deciso di affidarmi ai sogni.
Si dice che la notte porti consiglio, quindi se sognassi per esempio di scrivere I Promessi Sposi vorrebbe dire che sono nel giusto, ossia che faccio bene a desiderarlo.
Un trucco per guidare, orientare la nottata onirica è quello di pensare e nominare continuamente il desiderio in questione…
Così, prima che il sonno si insinui tra le coperte, mi ripeto “Massimo Bagnato ha scritto I Promessi Sposi, Massimo Bagnato ha scritto I Promessi Sposi…”.
Potete immaginare l’altissima qualità del sogno, peraltro meritato: volumi con rilegature in pelle conciata a mano, oro che compone il mio nome, quello del romanzo e della casa editrice ovviamente mia, collezionisti che si azzuffano per l’ultima copia di un’edizione limitata Prestige. E poi l’immancabile indotto: fiction televisiva, grande schermo, home video e le edizioni illustrate per bambini ma che piacciono anche ai grandi.
E se fosse un sogno condiviso? Sapete bene a cosa mi riferisco: tante persone che hanno la stessa attività elettrica del cervello e quindi sognano in maniera identica. Ci sono quelli della mia zona (Roma Nord) che riescono a farlo naturalmente, ma non di rado vengono utilizzate macchine molto sofisticate.
Così da un paio di mesi ho optato per questa soluzione, oltretutto la più ecologica, visto che non c’è bisogno di ristampare il romanzo.
Ogni mattina quando scendo a fare colazione, s’avvicinano a me decine di persone che mi dicono: “Ciao Massimo, pensa, stanotte ho sognato che I Promessi Sposi li avevi scritti tu” E io: “Grazie, grazie… comodi, state comodi…”.