Quinta elementare, Scuola E. de Amicis anno 1965

di Gemelli Ruggeri su 16 mesi - Smemoranda 1993





Per me la notte è il momento più brutto del giorno.
Infatti viene di notte, quando è così buio che delle volte, per vedere qualcosa, bisogna chiudere gli occhi o aprire il frigorifero.
Mio fratello è così grasso che quando apre il frigorifero rimane buio.
Per me la notte è il momento più brutto del giorno
anche perché c’è troppo silenzio e così si sentono di più i rumori, soprattutto le macchine che suonano quando l’Italia ha vinto, o quando ha pareggiato ma stava per perdere, o quando ha perso e allora è un matrimonio.
La notte serve a dormire, come il letto.
A casa mia il letto c’è, ma non si riesce tanto a dormire, perché il papà russa, la mamma pure, e tra loro si divertono perché sono abituati a essere sposati, ma io non sono ancora abituato.
C’è una bella differenza tra la notte e la nottata:
la nottata può essere molto brutta o molto bella,
la notte è sempre mediocre, però senza la notte non c’è il giorno dopo e per me questo è grave.
Una volta c’è stata l’eclissi.
Mio fratello è così grasso che quando passa davanti alla finestra è come un’eclissi.
Ruggero Ruggeri

Per me la notte è il momento più bello del giorno.
Infatti viene di notte, quando è così buio che si possono vedere tutte le cose che non si vedono di giorno, come la luna, le stelle e la scritta FARMACIA.
Mio fratello è così magro che la scritta FARMACIA la vede molto più grande di come la vedo io.
Per me la notte è il momento più bello del giorno
anche perché delle volte si può andare a letto tardi, se no è ancora la sera.
La notte serve a divertirsi, come il letto.
Si può stare in casa a fare l’amore con la ragazza, o andare a ballare con la fidanzata o, quando è molto tardi, andare a comperare il giornale prima che esca, per sapere quello che deve ancora succedere.
C’è una bella differenza tra la notte e la nottata:
la nottata è quando si sta svegli, e così è uguale al giorno, la notte è quando dormi dall’inizio alla fine, e così passa ma non ti accorgi neanche che c’è.
Al Polo Nord la notte o c’è o non c’è.
Mio fratello è così magro che se c’è o se non c’è è lo stesso.
Ruggeri Ruggero

Gemelli Ruggeri


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Smemoranda 1993


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