C
ominciamo a dire che ci è arrivata una e-mail: “Ragazzi vi va di scrivere per Smemoranda anche quest’anno?”, con gioia abbiamo risposto di sì e queste righe che state leggendo or ora sono state recapitate attraverso l’ennesima e-mail… ci siamo dimenticati di dirvi però che in allegato vi abbiamo aggiunto un bel virus giusto per farci riconoscere…
Ma veniamo al dunque: le e-mail, gli sms, gli mms… ma ci rendiamo conto di come ci hanno cambiato la vita? Viene quasi da pensare che avrebbero potuto cambiare la storia dell’umanità.
Notte tra il 14 e il 15 aprile 1912: due marinai di vedetta in cima a una barchetta di dimensioni ridotte che naviga in mezzo all’Atlantico e che porta il nome di TITANIC avvistano un iceberg dritto di prora. Tutti sappiamo il resto della storia naturalmente, ma proviamo a immaginare come sarebbe andata a finire se al posto dei razzi di segnalazione e del ben noto tre punti-tre linee-tre punti, utilizzato come sos nel codice morse, ci fossero stati gli sms… come sarebbe finita? Certo, voi direte, ma dove cazzo si è mai visto un cellulare che prende in mezzo all’Atlantico?
Allora cambiamo esempio: Giulietta e Romeo, due poveri innamorati che hanno patito le pene dell’inferno per farsi una sveltina e sono finiti malissimo… lei prende questa magica pozione che la porta a una morte apparente di 48 ore per evitare il matrimonio combinato con il Conte di Parigi e manda un messaggero ad avvisare Romeo dell’inghippo. Il messaggero non raggiunge in tempo Romeo che, venendo a sapere della morte della sua amata, a sua volta si avvelena togliendosi la vita dopo aver sconfitto a duello il Conte di Parigi presso la tomba di Giulietta. Lei si risveglia e vedendolo morto si pugnala.
Ma se ci fosse stata la possibilità di mandare un bel messaggio privato sul myspace della sua dolce metà? “Oh, va che mi suicido ma è solo per finta e vedi di non fare lo scemo al bar con quelle due cameriere in questi due giorni che quando mi sveglio ti prendo a calci!” I due amanti di Verona avrebbero potuto vivere felici e contenti… sì beh, magari dopo 2 o 3 anni di convivenza si sarebbero rotti le palle e avrebbero sicuramente divorziato come va di moda oggigiorno… ma tanto a quei tempi mica si poteva divorziare eh! Praticamente eri ingabbiato a vita!
Ma guarda te che macello per un po’ di sesso! E pensare che oggi basta chattare una mezz’oretta e dopo poco il gioco è fatto, anzi, se hai la web-cam non ti devi neanche sprecare a uscire a cena e compiere lo sforzo fisico: tutto da casa, comodi, dalla propria scrivania, una mano sul mouse e l’altra sulla… tastiera. Comoda la vita così eh?!
Ma non tergiversiamo, andiamo oltre.
Penelope: la cornuta più cornuta di tutti i poemi mai composti nella storia della letteratura…, insomma, parliamoci chiaro, tra la maga Circe e la ninfa Calipso il virile Ulisse si è più che divertito! E chissà quante non ce ne ha raccontate Omero che, per motivi evidenti di censura e per non umiliare ulteriormente Penelope, avrà omesso altre svariate scappatelle qua e là in giro per il mondo.
Immaginate la povera Penelope che a fine giornata si connette a Messenger e, bombardando di trilli il suo coraggioso condottiero, gli chiede dolcemente:
“AAAAOOOOOOOOOOOOOH! MA SE PO’ SAPE’ NDO CAZZO STAI?” e poi a fine litigio amorevolmente gli domanda: “Ulisse mi ami? Ma quanto mi ami? E lui: “Ma certo che ti amo, solo ke (rigorosamente senza “ch” per risparmiare tempo… e poi la K è cooool) nn riesco a tornare xké Poseidone continua a ribaltarmi la nave x dispetto. Cmq tranqui amo, ti penso giorno e notte, forever and ever, in the sky so high with the stars and the lights…”.
La verità è che al giorno d’oggi è tutto più semplice, tutto più veloce. Ma allo stesso tempo tutto più caduco. Basterebbe un blackout totale per far cadere un’intera città nel panico, computer che non funzionano, missili nucleari che partono a caso, la borsa che collassa, linee telefoniche staccate, noi che non sappiamo neanche raggiungere il cesso di casa nostra senza il navigatore satellitare… gente disperata perché non può più scaricare musica con e-mule e che in lacrime è costretta ad andarsi a comprare un cd, cosa che ormai non fa più dall’era mesozoica.
Tranquilli, tanto neanche lo stereo funzionerebbe più. Anche stavolta l’avete scampata!
Oramai siamo dipendenti, dobbiamo ammetterlo.
Non ci resta che sperare che almeno Smemoranda continui a esistere e non venga sostituita dalle sofisticatissime agende dei nostri telefoni cellulari che addirittura ci ricordano gli impegni tramite una sveglia che emana una fastidiosissima suoneria che ci è pure costata 3 euro!
Noi lo speriamo tanto e sappiamo che, finché voi avrete delle emozioni, dei pensieri, dei ricordi da annotare su questa agenda e noi delle idiozie da raccontarvi per far scivolare meglio la pallosissima lezione sui logaritmi, saremo tutti contenti di portarci una bella Smemo e una penna bic nello zaino.
Un abbraccio a tutti voi e un in bocca al lupo per questo anno scolastico.
FINLEY