
Sarah è una di noi. Una di quelle che brucia interi weekend su internet, che certe volte desidera per tutto il giorno solo di tornare a casa per infilarsi il pigiama, che sa cosa fare della sua vita ma alla fine si stravacca sempre sul letto o sul divano o per terra, basta si stravacchi!
Una che perde tempo a cercare di capire quando finalmente si diventa grandi, che se si fidanza dopo un po’ si depila meno, che ha una buona igiene personale ma… mh… sul reggiseno si fa meno problemi.
Una che se le capita una giornata in cui odia tutti allora sta bene, che deve ancora capire perché lo smalto sulle mani si scazzola dopo due giorni e quello sui piedi dopo 50 anni, che non sa mai che giorno è oggi, che pulisce la sua stanza ammassando tutto perfettamente sotto il letto… Una che comunque ci prova, ma è quando non ce la fa che diventa simpatica!
Sarah’s Scribbles nasce dalla matita, anzi dal programma paint di Sarah Andersen, giovane artista di New York, che però dice che questo non è per niente un libro autobiografico… eppure ci sembra un capolavoro d’empatia femminile!
Sarah’s Scribbles poi è figlia della modernità! Nasce come web comic, che significa fumetto creato e pubblicato sul web. Infatti è su internet, prima Tumblr e poi tutti gli altri social, che ha cominciato a diventare famosa e poi famosissima fino ad essere tradotta, da volontari del web, in tantissime lingue, compreso ora l’italiano.
Ora Sarah su carta è forte come la Sarah virtuale.
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