
Grazie al nuovo aggiornamento del DPCM, tornano ad essere zona arancione dopo circa un mese la Lombardia, il Piemonte, la Calabria: ne consegue pertanto una modifica sulle restrizioni scolastiche di queste Regioni.
Da “rossi” ad “arancioni”: cosa cambia per gli studenti
Come già sappiamo, per le Regioni in zona rossa è prevista la Didattica A Distanza (DAD) dalla prima media in poi; per la zona arancione e la zona gialla, invece, la DAD è “riservata” unicamente agli istituti superiori.
Con il passaggio da zona rossa a zona arancione per Lombardia, Piemonte e Calabria, quindi, è previsto il rientro a scuola delle classi seconda e terza media: circa 719mila studenti.
DAD: quanti studenti ancora a distanza?
Rimangono invece ancora a casa gli studenti di Campania, Toscana e Abruzzo, Regioni per ora ancora in fascia rossa, insieme a 79.995 alunni di seconda e terza media del Piemonte ed a tutti gli studenti italiani degli istituti superiori: in totale circa 3.320.958 studenti.
In Campania continuano a restare chiuse le scuole di ogni ordine e grado, eccezion fatta per i bambini della scuola dell’infanzia e della prima elementare, tornati in classe dal 25 Novembre.
Riaperture: rientrano anche i professori
Le riaperture in Lombardia, Piemonte e Calabria non valgono ovviamente solo per gli studenti: a tornare in classe sono anche i professori, che ad inizio Novembre erano circa 362mila a lavorare da casa; ora, circa 30.000 potranno riprendere il loro posto in cattedra.
DAD: lezioni all’aperto
Molti studenti, però, continuano ad essere contro la Didattica A Distanza. In varie scuole d’Italia, infatti, ci sono state proteste davanti agli istituti (nel pieno rispetto della distanza): gli studenti della scuola media Calvino e del Liceo Gioberti (Torino), ad esempio, hanno seguito le lezioni seduti all’aperto davanti ai cancelli delle loro scuole; a Milano, gli studenti e le studentesse del Liceo Parini si stanno riunendo in Piazza Mirabello dalle 9.30.
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