
Gli studenti e le famiglie si ritrovano nuovamente a gestire la chiusura delle scuole. Alcune Regioni, infatti, dopo gli ultimi dati sull’aumento dei contagi, ha deciso di chiudere gli istituti e servirsi totalmente della didattica a distanza. Tra queste c’è la Campania, dove il Presidente De Luca ha stabilito che resteranno chiuse fino al 31 ottobre tutte le scuole di ogni ordine e grado. Ma cosa succedere nel resto di Italia?
Scuola, la chiusura regione per regione
Abruzzo
Per quanto riguarda l’Abruzzo, non c’è stata una chiusura dell’intera regione, ma solo ordinanze locali e che interessano le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria a Tossicia, a Crognaleto, a Pescara chiusa per 14 giorni la scuola media “Rossetti”.
Basilicata
In Basilicata, il governatore Vito Bardi ha firmato un’ordinanza che prevedere che le scuole superiori debbano adottare forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica. Cosa significa? Significa che ci sarà incrementa la dad, per una quota non inferiore al 50%, alternandola alla didattica in presenza. Fanno eccezioni le prime classi di ogni tipologia di indirizzo e articolazione, come specificato dall’ordinanza,
Calabria
Per la Calabria, non c’è stata nessuna chiusura al momento, ma sono state messi in quarantena gli studenti delle scuole frequentate dai figli di persone risultate persone risultate positive.
Campania
Situazione ne diversa in Campania, dove il De Luca ha stabilito la chiusura di tutte le scuole, di ogni grado e ordine, fino al 31 ottobre, ma in caso di necessità, potrebbe esserci una proroga; mentre, per quanto riguarda le scuole elementari, si potrà rientrare a partire dal 26 ottobre. Per gli alunni, invece, con disabilità come il disturbo dello spettro autistico, previa valutazione, sarà consentito la didattica in presenza.
Emilia- Romagna
In questa regione, non c’è stata una totale chiusura, eccetto a Bologna dove è stata chiusa una scuola dell’infanzia per contagio.
Friuli- Venezia Giulia
Il Friuli-Venezia Giulia, dopo un confronto fra Regione, Ufficio scolastico regionale, aziende di trasporto pubblico locale e ferroviario, ha stabilito che l’orario non sarà posticipato alle ore 9. Infatti, i pochi istituti che hanno adottato gli ingressi scaglionati è per una questione di spazi interni.
Lazio
Le scuole nel Lazio restano aperte, ma per le superiore il discorso cambia, in quanto il 50% applicherà la didattica a distanza, come previsto dall’ordinanza.
Liguria
Anche per la Liguria, si adotterà la didattica a distanza, a rotazione, per il 50% degli studenti delle scuole superiore. Tale discorso, però, non vale per le prime classi.
Lombardia
La Lombardia è una delle regioni più colpite e per la scuola ha deciso di adottare la didattica a distanza per tutte le scuole superiori e, per quelle che devono ancora organizzarsi ci saranno gli orari scaglionati. Le attività di laboratorio possono continuare ad essere svolte in presenza.
Marche
Per ora la situazione nelle Marche è questa: a Pesaro resteranno in isolamento, fino a sabato 24 ottobre, due classi del liceo Mamiani dal momento che un insegnante è risultato positivo.
Molise
In Molise non c’è stata la chiusura totale delle scuole, ma Isernia, Montenero di Bisaccia e Montaquila sono i tre comuni che hanno disposto lo stop delle attività didattiche a causa dei contagi. Anche Colletorto verso la zona rossa
Piemonte
Sono due le ordinanze firmare dal presidente Cirio ed entrambe sono valide fino al 13 novembre. Da lunedì 26 ottobre le scuole secondarie di secondo grado dovranno alternare la dad a quella in presenza, per una quota non inferiore al 50%, ad eccezione delle prime classi. Cosa diversa per le scuole dell’infanzia, elementari, medie dove le lezioni si svolgeranno in presenza.
Puglia
In Puglia sono diversi gli istituti che hanno dovuto chiudere a causa dell’emergenza sanitaria, infatti resteranno chiusi fino al 23 ottobre.
Sardegna
Anche la Sardegna ha scelto di non chidere tutti i plessi, ma solo alcuni istituti nel Comune di Sesto. Cambia la situazione nella provincia di Cagliari dove sono stati chiusi asili, scuole, baby parking, palestre, biblioteche e piazze attrezzate con giochi.
Sicilia
In Sicilia, la situazione sembra essere migliore, infatti solo il liceo scientifico di Ragusa, la classe è in isolamento fiduciario a causa di un caso.
Toscana
A Firenze, le scuole restano aperte, ma il sindaco ha annunciato di voler applicare test salivari a tutti gli studenti, dalla scuola materna fino alla media.
Trentino-Alto Adige
In Trentino- Alto- Adige sono 8 i casi di positività: la scuola dell’infanzia Arcobaleno di Bolzano, la scuola elementare di San Giacomo, la primaria Gandhi di Laives e le scuole Dante e Martin Luther King di Bolzano
Umbria
A partire dal 21 ottobre 2020 e fino al 14 novembre 2020, in Umbria è attivata la didattica a distanza per il 50% degli studenti iscritti per l’anno scolastico 2020/2021 presso le istituzioni scolastiche secondarie di II grado statali e paritarie e per gli iscritti ai corsi di formazione professionale.
Valle d’Aosta
Anche la Valle d’Aosta ha firmato un’ordinanza che sancisce la sospensione dell’attività didattica in presenza di tutte le scuole di ogni ordine e grado del Comune di Ceccano dal 23/10 al 01/11.
Veneto
Ancora nulla di certo e definitivo, ma il governatore Zaia ha affermato di essere favorevole alla didattica a distanza, piuttosto che allo scaglionamento degli orari.
Lascia un commento